rassegna stampa roma

Adriano diserta la visita: c’è aria di rescissione

(Il Messaggero – S.Carina) Montali: «Lo abbiamo tutelato in mille modi, ma stavolta è indifendibile». Stavolta la misura è colma. Adriano ne combina un’altra delle ‘sue’, non presentandosi ieri mattina alle ore 10.30 alla visita...

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) Montali: «Lo abbiamo tutelato in mille modi, ma stavolta è indifendibile». Stavolta la misura è colma. Adriano ne combina un’altra delle ‘sue’, non presentandosi ieri mattina alle ore 10.30 alla visita medica organizzata da tempo con il professor Castagna (giunto appositamente da Milano).

Una mancanza di professionalità (il calciatore si è reso irreperibile, non accendendo il telefono cellulare) che fa perdere la pazienza anche ad un tipo come Montali, normalmente molto ponderato nelle valutazioni: «Abbiamo cercato in tutti i modi di tutelare l’uomo, perché da un certo punto di vista il ragazzo aveva assolutamente bisogno di essere aiutato e supportato. Ora, però, si tratta di un aspetto professionale e il suo atteggiamento è divenuto indifendibile. Al momento opportuno prenderemo un provvedimento. Multe? Quelle le abbiamo sempre date e continueremo a darle. Dopo che non è rientrato dal Brasile gliene abbiamo rifilata una elevatissima, quasi imbarazzante per l’entità economica». In effetti anche per un milionario come Adriano, una somma che supera gli ottantamila euro non è secondaria. Quando parla di ‘provvedimento’, quindi, il neo direttore operativo si riferisce alla rescissione del contratto: «Non è una cosa semplice, bisogna vedere come sono state le scritte le cose. Ci fosse stata una squadra pronta a prenderlo ora, le cose sarebbero più semplici. A gennaio c’era stata l’opportunità ma sapete come è andata...». Già nei prossimi giorni i legali della Roma parleranno con gli agenti del calciatore per trovare una soluzione. Poi, una volta archiviato il capitolo legato al brasiliano, Montali spiega in che cosa consiste la sua nuova carica: «Faccio quello che fa il direttore generale di una società: la gestione di tutto ciò che riguarda la prima squadra e lavoro anche con i giocatori. Chi l’ha voluta? Evidentemente se sono stato messo con questo ruolo è una nomina venuta in anticipo: doveva essere fatto tra una ventina di giorni quando arriveranno i nuovi proprietari ma se lo abbiamo anticipato era per non perdere tempo». Quello che vuole recuperare Doni: «Non è facile tornare a giocare dopo un anno e mezzo che scendevo in campo una volta ogni 2-3 mesi. Ho bisogno di continuità. Peccato per il pareggio: sul primo gol non ho visto partire il tiro, sul secondo c’era molta confusione in area. Stiamo lavorando molto dal punto di vista fisico ma non è possibile mollare così in tante partite». Parola a Juan, in gol ma non esente da colpe nel naufragio difensivo: «Sono dentro al problema e voglio risolverlo con i miei compagni. Più si parla, più si sbaglia. I problemi, inutile negarlo, ci sono anche perché non è possibile che una squadra del nostro livello non sia tra le prime tre. Non abbiamo comunque bisogno di discussioni all’esterno».