rassegna stampa roma

Accordo raggiunto, ora la Roma esulta

(Corriere della Sera-G.Piacentini) Il comunicato è un uscito in tarda serata, a firma congiunta Italpetroli, Uni-Credit e DiBenedetto As Roma Lcc, ed è servito a fare chiarezza dopo due giorni e oltre 23 ore di trattative per la cessione della Roma

Redazione

(Corriere della Sera-G.Piacentini) Il comunicato è un uscito in tarda serata, a firma congiunta Italpetroli, Uni-Credit e DiBenedetto As Roma Lcc, ed è servito a fare chiarezza dopo due giorni e oltre 23 ore di trattative per la cessione della Roma

dalla famiglia Sensi al consorzio americano capitanato da Thomas DiBenedetto. Non ci sono ancora le firme ma, come si legge nel comunicato, «le trattative di questi giorni hanno portato alla definizione dei termini fondamentali dell’operazione di acquisizione di partecipazione di controllo di As Roma Spa» .

In pratica sono stati fissati i termini della cessione, che non sarà ufficiale prima di una ventina di giorni, il tempo che serve per creare una Newco partecipata al 60%dagli americani e al 40%da Uni-Credit che a sua volta potrà cedere una parte della propria quota a «investitori strategici italiani» , cioè un partner che possa costruire il nuovo stadio della Roma, al centro delle strategie di DiBenedetto che si impegna a «presentare le garanzie convenute con riferimento all’adempimento degli impegni negoziati» e a mettere nero su bianco il «piano industriale» già presentato al momento dell’offerta vincolante e che prevede anche il piano di rafforzamento della squadra. «Nei prossimi giorni – prosegue il comunicato -si procederà alla stesura delle versioni definitive degli accordi ad oggi raggiunti, che prevedono anche impegni per il rafforzamento e lo sviluppo futuro della AS Roma» .

La giornata «lavorativa» di DiBenedetto è cominciata presto, alle 9.30 era già in Via Pinciana, ed è finita oltre 13 ore dopo quando ha lasciato, visibilmente soddisfatto e più rilassato rispetto a lunedì, lo studio Grimaldi. Una giornata cominciata con le proteste dei tifosi giallorossi, preoccupati per il protrarsi della trattativa, e allarmati da alcune notizie fatte circolare in mattinata attraverso un’agenzia di stampa. «Nel corso della giornata ci sono arrivate centinaia di mail e di fax, erano tutti di tifosi della Roma che minacciavano di chiudere i conti Uni-Credit se la trattativa con DiBenedetto non fosse andata in porto» . La «confidenza» è di un membro dello studio Grimaldi, che ieri per il secondo giorno consecutivo è stato al centro del mondo romanista. Rispetto alla giornata di lunedì, trascorsa senza troppi sussulti, in via Pinciana il viavai di tifosi è stato incessante. Nel primo pomeriggio è comparsa una grande bandiera, che non ha mai smesso di sventolare.

L’ha notata DiBenedetto, come l’hanno notata tutti gli automobilisti romanisti che ad ogni passaggio sotto lo studio Grimaldi manifestavano il loro assenso suonando il clacson. Alcuni tifosi hanno chiamato a gran voce DiBenedetto, invitato ad affacciarsi alla finestra: la speranza è rimasta vana perché l’imprenditore americano ha cercato, riuscendoci, di sfuggire il contatto diretto con la gente, protetto (fin troppo bene) dalle sue guardie del corpo quando ha lasciato lo studio per andare ad incontrare Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust (autorità garante della concorrenza e del mercato). Un appuntamento che era stato già fissato, una visita che è stata definita «di cortesia» , ma che lasciava presagire il buon esito della trattativa. Più o meno contemporaneamente Paolo Fiorentino (che oggi sarà a Torino) era in Campidoglio a ragguagliare Alemanno – in un primo momento si era sparsa la voce, poi smentita, che il sindaco avesse annullato un viaggio in programma a Praga per incontrare DiBenedetto -sullo stato della trattativa. E probabilmente a preannunciargli quello che poi è stato comunicato in tardissima serata al mondo intero con il comunicato ufficiale.