rassegna stampa roma

Totti, un day after pieno di dubbi

Il capitano sta per abbandonare il campo ma non ha ancora deciso se accettare l'offerta di Monchi

Redazione

All'ombra di Monchi per imparare il mestiere? Il day after di Totti è cominciato con un cerchio alla testa, frutto del brindisi ai 29 anni di Nainggolan («ci siamo, è arrivato quel giorno che speravo non arrivasse mai», ha confessato a Radja e compagnia) ma, soprattutto, dell'interrogativo che da ieri gli rimbalza in testa: accettare la proposta del nuovo direttore sportivo (ascoltata davanti alla tv in sala mensa)?

L'idea non è male. In fondo il contratto di 6 anni da dirigente è bell'e pronto e anche nella recente intervista concessa a Maurizio Costanzo lo stesso Totti aveva ipotizzato un futuro da talent scout «perché qualcosa alla fine ci capisco». Occupando un posto nell'area tecnica, Totti resterebbe vicino al campo che ama e lontano dalla stanza dei bottoni, dove non sarebbe certamente da subito a suo agio e dove rischierebbe di essere scomodo.

Si sa come vanno le cose: in caso di stagione negativa sarebbe facile per i cecchini in servizio permanente effettivo imputare il fallimento alla presenza ingombrante di Totti. Ma, pur accettando di restare a bordo campo assieme a Monchi, come sarebbe il clima se dovesse restare Spalletti?

Anche in famiglia e fra le amicizie più strette e sincere il capitano sta ricevendo consigli opposti: "Lascia la Roma, ci ritornerai in futuro vedrai"; oppure: "Accetta l'offerta di Monchi, è un'occasione unica per cominciare la tua seconda vita".

Intanto anche ieri si sono moltiplicati i messaggi. "Come tutti i grandi campioni, deve dirlo lui quando smettere", ha detto Mancini ai microfoni di TMW facendo eco al presidente del Coni Malagò: "Doveva essere lui a dire che smetteva".

"Gli auguro di chiudere con un sorriso", è l'affettuoso saluto di Del Piero. Tutti per Totti, già nella gallery dei Grandi Campioni. Grandezza raramente assecondata dalla Roma in questi 25 anni. E si sa quanto sia scomodo farsi vedere in giro con qualcuno troppo più alto di te.

(R.Buffoni)