rassegna stampa roma

Totti-De Rossi, ritorno rimandato

Il loro futuro non sarà alla Roma, almeno per i prossimi mesi

Redazione

Capitani in quarantena. Totti e De Rossi, così come tutta la popolazione italiana, stanno vivendo queste giornate chiusi in casa tra qualche videochiamata ad amici ed ex compagni, i giochi con i figli, le serie tv e un po’ di attività fisica. E cercando di far luce sul loro futuro che non sarà alla Roma, almeno per i prossimi mesi, scrive Francesco Balzani su Leggo.

La trattativa bloccata tra Pallotta e Friedkin, infatti, impedisce ai due ex capitani di valutare anche un ipotetico ritorno a Trigoria di cui tanto si era parlato nei primi mesi del 2020. Francesco aveva appena inaugurato la sua società di procuratori, ovviamente frenata dall’esplosione del coronavirus. E nel frattempo ha continuato a farsi vedere in tv (un successo la partecipazione a Celebrity Hunted su Amazon Prime) e sui campi di calciotto almeno fino alla sospensione dei campionati. In più di una chiacchierata sui social ha ammesso di voler valutare un ritorno alla Roma in caso di chiamata. Non di Pallotta ovviamente visti i precedenti, ma di Friedkin. Tutto rinviato. Fino a quando è impossibile saperlo visto che la trattativa è stata congelata. A fine pandemia potrebbe riprendere ma con tutte altre cifre che potrebbero non soddisfare lo stesso Pallotta.

DE ROSSI - E De Rossi? Fino a qualche giorno fa si ipotizzava un ruolo come allenatore della Primavera. Daniele quindi avrebbe preso il posto di papà Alberto, il quale sarebbe diventato supervisore del settore giovanile entrando nei quadri dirigenziali al fianco di Bruno Conti e Morgan De Sanctis. Il presupposto era l’arrivo di Friedkin visto che pure in questo caso i rapporti con Pallotta (e Baldini) non sono così idilliaci dopo il mancato rinnovo di nemmeno un anno fa. In questi mesi De Rossi ha vinto uno scudetto col Boca (non da protagonista) e ha appeso gli scarpini al chiodo. La carriera da allenatore resta la scelta più gettonata. Anche in questo caso il Covid ha bloccato sul nascere l’idea della Figc che proprio per averlo al fianco di Mancini sulla panchina azzurra aveva inoltrato alla UEFA una richiesta per organizzare a tempo di record (si parlava di aprile) uno speciale corso-allenatori UEFA A. Ottenuto quel patentino, De Rossi avrebbe potuto guidare tutte le formazioni giovanili inclusa la Primavera, tutte le squadre femminili e tutte le squadre maschili fino alla Serie C. In più poteva diventare allenatore in seconda di qualsiasi categoria. L’Europeo spostato al 2021 potrebbe essere il nuovo obiettivo. Roma permettendo, perché il primo amore rimane il giallorosso. Per entrambi.