rassegna stampa roma

Stadio gate: il Gip respinge l’istanza, De Vito resta in carcere

L'ex presidente del Consiglio comunale è agli arresti dal 20 marzo

Redazione

Resta in carcere Marcello De Vito, l'ex presidente dell'Assemblea capitolina arrestato per corruzione. Il gip del tribunale di Roma Maria Paola Tomaselli ha respinto l'istanza di scarcerazione avanzata dai suoi difensori sulla quale la procura aveva dato parere negativo. De Vito si trova in carcere dal 20 marzo scorso, indagato nell'ambito di un filone dell'inchiesta sullo stadio della Roma. In carcere anche l'avvocato Camillo Mezzacapo ritenuto dai magistrati il braccio destro di De Vito mentre si trova agli arresti domiciliari l'imprenditore Gianluca Bardelli.

Per i pm di piazzale Clodio l'ex esponente grillino ha asservito il suo ruolo di primo piano nell'amministrazione comunale in favore di una serie di imprenditori (Parnasi, Toti e Statuto) che avevano messo gli occhi su almeno tre maxi-appalti oltre al nuovo stadio, quello legato all'ex stazione di Trastevere, la zona della vecchia Fiera e la riqualificazione dell'area degli ex Mercati generali in zona Ostiense. L'inchiesta ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate dagli imprenditori attraverso l'intermediazione di un avvocato e un uomo d'affari, che secondo l'accusa avrebbero interagito con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.

Nelle motivazioni con le quali il tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare firmata dal gip, i giudici scrivevano dell'ex presidente del Consiglio comunale: "Ha agito barattando il suo ruolo e operando in maniera tale da funzionalizzare i propri poteri agli interessi dei privati, mostrando una elevata capacità di incidere ed indirizzare gli atti espressione di uffici formalmente diversi dal proprio".

(F.Scicchitano)