A Londra erano le 13 in punto. Pallotta e Baldini hanno incassato le cannonate provenienti dall’Olimpico dove Totti ha pure lanciato un avviso ai naviganti: "Ne ho ancora di cose da dire. Se dovrò rispondere a qualcuno le dirò".
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Spara anche il Club. Pallotta: “Francesco non si illuda, la Roma non è in vendita”
Il presidente affonda: "Le sue dichiarazioni lontane dalla realtà"
Potrebbe accadere nelle prossime ore anche perché lo stesso Pallotta, dopo aver letto la conferenza tradotta, ha replicato così: “Il club è estremamente amareggiato nell’apprendere che Totti ha annunciato di lasciare la Società e di non assumere la posizione di Direttore Tecnico. Gli avevamo proposto questo ruolo dopo la partenza di Monchi ed eravamo ancora in attesa di una risposta. Riteniamo che il ruolo offerto a Francesco sia uno dei più alti nei nostri quadri dirigenziali: una posizione che ovviamente richiede dedizione e impegno totali, come ci si aspetta da tutti i dirigenti. Eravamo pronti a essere pazienti con Francesco e ad aiutarlo a mettere in pratica questa trasformazione da grande calciatore a grande dirigente. Il ruolo di dt è la carica in cui credevamo potesse crescere e in cui ci siamo proposti di supportarlo durante la fase di adattamento”.
Poi il tono si fa ancora più agguerrito: “Comprendiamo quanto sia stato difficile per lui decidere di lasciare la Roma dopo trent’anni, non possiamo che rilevare come la sua percezione dei fatti e delle scelte adottate dal club sia fantasiosa e lontana dalla realtà. Riguardo ai ripetuti riferimenti al suo possibile ritorno con l’insediamento di una nuova proprietà, in aggiunta alle informazioni raccolte da lui stesso in tutto il mondo circa soggetti interessati al Club, ci auguriamo che questa non sia un’anticipazione inopportuna di un tentativo di acquisizione: scenario che potrebbe essere molto delicato in considerazione del fatto che l’AS Roma è una società quotata in borsa. La proprietà non ha alcuna intenzione di mettere la Roma in vendita adesso o in futuro. Auguriamo a Francesco buona fortuna per quello che deciderà di fare”.
Una battaglia dialettica che sconquassa la capitale. Nel frattempo però il missile Totti ha distrutto l’ultima facciata di credibilità rimasta a una società già duramente provata dalle parole di De Rossi e Ranieri, dalle contestazioni dei tifosi e dall’esclusione della Champions che impone un drastico ridimensionamento.
Dopo l’addio di De Rossi e Totti servirebbe più di un colpo di mercato per riportare l’ottimismo, ma le notizie all’orizzonte sono tutt’altro che incoraggianti. Entro il 30 giugno, infatti, la Roma dovrà incassare 40 milioni di plusvalenze. In partenza Manolas, Dzeko e forse pure Zaniolo in caso di un’offerta irrinunciabile.
Fonseca si ritrova quindi già in un mare in tempesta. Il nuovo tecnico tra poco più di un mese dovrà giocare la prima partita ufficiale in Europa League. Sui social l’argomento Totti è stato Top Trend su Twitter attirando tante critiche verso la società, ma pure qualche rimprovero a Francesco per tempi e modalità. “Lo hanno fatto vivacchiare troppo”, ha detto l’ex Sabatini.
Dalla parte di Totti si sono schierati invece Veltroni (“La Roma pagherà questa scelta”), Rosella Sensi (“Hanno tirato troppo la corda”) e Giannini (“Sono orgoglioso di lui, ha rimesso la fascia al braccio”).
(F.Balzani)
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