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Roma, Fonseca al doppio bivio: Shakthar e Napoli sono decisive

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A Kiev domani i giallorossi ritrovano i tifosi dopo un anno

Redazione

Arrabbiata, stanca e preoccupata. La Roma arriva alla doppia sfida con Shakthar e Napoli coi nervi a fior di pelle dopo il ko di Parma e lo sgarbo della Lega che non ha restituito ai giallorossi il punto di Verona e soprattutto non ha accolto la richiesta di rinviare la sfida agli azzurri di domenica, scrive Francesco Balzani su Leggo.

Una disparità di trattamento evidente visto lo spostamento (senza motivo) di Juve-Napoli che ha portato Friedkin e Fienga a tuonare contro i vertici. Fonseca dovrà rimboccarsi le maniche e affrontare un mini tour de force che vedrà la Roma rientrare da Kiev alle 4 di notte di venerdì e quindi con solo un allenamento a disposizione prima del Napoli. Difficile adottare un vero turn over tra infortuni e cali di forma. Ma battere Gattuso è obbligatorio per sperare nella Champions anche se i precedenti non sorridono al portoghese solitamente sconfitto contro quegli allenatori che già gli hanno dato una lezione in precedenza: da Gasp a Pioli passando per D'Aversa o Inzaghi.

Un bivio importante per il tecnico che continua a non convincere a pieno la società e che a fine stagione potrebbe lasciare la capitale. Sarri è in pole per sostituirlo ma lo stesso Fonseca si guarda intorno e ha già ricevuto l'interesse di tre club tra cui il Benfica. A Kiev la Roma almeno riavrà per la prima volta i suoi tifosi a un anno di distanza.

Dal governo ucraino è stato dato l'ok per l'ingresso di 15 mila spettatori, e tra loro ci sarà anche un settore occupato dal Fronte Ucraino, un fan club nato nel 2004. Saranno loro i primi fortunati a riabbracciare la Roma in piena pandemia. "Abbiamo avuto richieste anche da Mosca e San Pietroburgo. Sarà una grande emozione. Speriamo presto potrete tornare pure in Italia", le parole della presidente Diana.