Entra nel vivo la fase finale di autorizzazione del progetto dello stadio dell'As Roma a Tor di Valle. Tant'è che "la delibera ad hoc arriverà in giunta capitolina subito dopo il ponte del 2 giugno, per andare in Aula nella settimana tra il 12 e il 18 giugno", spiega infatti il presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito. Che poi aggiunge: "La nostra deadline per l'ok è il 15 giugno. Siamo soddisfatti del lavoro fatto che sarà illustrato ai capigruppo di opposizione già questa settimana dall'assessore Montuori".
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Piano Tor di Valle al voto in 15 giorni
Il presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito: "Siamo soddisfatti del lavoro fatto che sarà illustrato ai capigruppo di opposizione già questa settimana dall'assessore Montuori"
De Vito dice anche che la delibera attesterà l'utilità pubblica del progetto rinnovato che prevede il taglio del 50 per cento delle cubature. Intanto Giovanni Malagò commenta così le parole del presidente della Roma, che ieri ha posto la data del 2020 come limite per la realizzazione dell'impianto di proprietà del club giallorosso. "L'ultimatum di James Pallotta per la costruzione dello stadio? È una sua libera scelta, a prescindere dalla scadenza del 2020 non si può pensare di fare bene l'azionista di una società senza avere una casa di proprietà dove sviluppare l'attività".
"Pallotta è un soggetto privato che ha investito nella società - ha aggiunto il presidente del Coni a margine di un evento andato in scena allo stadio Olimpico - non è il primo né l'ultimo che lo farà nel nostro Paese, ne sono arrivati tanti altri anche di Paesi diversi. La Roma è una società con finalità commerciali ed è chiaro che lui vuole remunerare il suo investimento o al limite farne degli altri e migliorare lo stato dell'arte. Mi sembra indispensabile che questo avvenga. Se sono ottimista? Sì, ma certo è tutto molto complicato in queste cose".
(S. Unica)
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