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Nel segno di Dzeko

LaPresse

Roma, vittoria tra le polemiche. Fonseca blinda l’Europa League

Redazione

Il tris è arrivato, tra le polemiche. La Roma vince anche col Verona e blinda il quinto posto utile per la qualificazione in Europa League. Un successo meritato ma fanno discutere il mancato rigore dopo il contrasto di Pau Lopez su Zaccagni e quello successivo concesso alla Roma per intervento di Empereur su Pellegrini, scrive Francesco Balzani su Leggo.

"Guarda che banda che siete, senza vergogna", ha urlato Juric espulso subito dopo da Maresca. I

l tecnico si è spostato in tribuna dove ha continuato a inveire contro l’arbitro in occasione di un altro rigore per fallo di mano di Dzeko non concesso al Verona: "È mano netta". Con tanto di bestemmia. Con le nuove regole il penalty ci poteva stare.

In mezzo alle polemiche c’è il gran possesso palla del Verona (70%) e il cinismo della Roma che sblocca la partita col rigore glaciale di Veretout e sfiora il bis con il palo pieno di Mkhitaryan. Il Verona gioca, i giallorossi ripartono e sfruttano ogni minimo errore. Da quello di Amrabat nasce il gol del 2-0 partorito da Pellegrini e Spinazzola e finalizzato da Dzeko che rompe un digiuno lungo 5 partite. Il bosniaco non esulta, forse stufo delle critiche e delle voci di mercato che lo rivogliono all’Inter causa ingaggio elevato.

Nella ripresa il Verona parte forte con Zaccagni che beffa Mancini e mette al centro per lo splendido tacco di Pessina. La squadra di Juric (che in tribuna non si è azzittato un attimo) continua a macinare gioco ma le occasioni buone le ha tutte la Roma che sfiora tre volte il gol chiudi partita: Lazovic salva sulla linea sul tiro di Mkhitaryan poi è Dzeko a bucare due volte la doppietta.

Nel finale solito rodaggio per Zaniolo che ha avuto un battibecco con Mancini per un mancato rientro del numero 22. Nella discussione è intervenuto anche Veretout dando ragione al difensore. "Sapevamo che era dura, ma se non giochiamo da squadra queste partite non le vinciamo", l’ammonizione del francese.