Ventiquattro ore alla sfida dalla quale anche per Totti «uscirà la vera anti Juve». Domani alle 15 si gioca Napoli-Roma con azzurri e giallorossi divisi da un solo punto e lontani rispettivamente 4 e 5 lunghezze dalla squadra di Allegri.
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Napoli-Roma sfida senza ritorno. In palio c’è la Juve
Florenzi trequartista dietro a Dzeko. Strootman ieri a riposo ma ci sarà
Per Spalletti - che a Napoli in 3 precedenti con la Roma ha sempre vinto - l'occasione buona per dare continuità dopo il successo con l'Inter e scavalcare Sarri al secondo posto. Per questo ieri il tecnico ha diretto un allenamento intenso con tutti i nazionali tornati a disposizione e salutati da Sabatini («Fatevi valere, io credo in voi», ha detto l'ex ds).
Tra loro anche Szczesny, che in nazionale aveva rilasciato dichiarazioni su Alisson che alla società e a Spalletti erano piaciute poco. Per questo ieri ai microfoni di Sky il polacco ha aggiustato il tiro: «Alisson mi piace molto come persona e come portiere. È giovane e ha grande voglia di giocare. Mi piace che ci sia questa concorrenza leale, credo sia il miglior modo per entrambi per migliorare». Poi si è tuffato su Napoli-Roma che non vedrà il connazionale Milik tra i protagonisti: «È un amico ed è una grave perdita per il Napoli. È una partita molto importante per continuare a cercare di colmare il gap con la Juve. Subiamo troppi gol è vero, abbiamo bisogno di più equilibrio ma non è solo colpa della difesa». Per questo Spalletti insisterà con Peres e Jesus sulle fasce spostando di nuovo Florenzi (o Nainggolan che ieri ha mostrato progressi) dietro Dzeko e al fianco di Perotti e Salah.
Davanti alla difesa De Rossi e Strootman che ieri è stato tenuto a riposo precauzionale per una lieve lombalgia e che torna nello stadio dove rimediò il brutto infortunio al ginocchio. Proprio Bruno Peres ieri ha ribadito: «Ripartiamo a duemila all’ora dopo la vittoria con l’Inter in cui si è rivisto lo spirito della vera Roma. Il campionato è tutt’altro che chiuso e contro il Napoli sarà durissima ma noi vogliamo vincerle tutte per riprendere la Juve e cercheremo di colpirli in contropiede. Con il tempo sto capendo sempre più come il mister vuole che io giochi. Credo che la strada per diventare un giocatore importante sia ancora lunga».
Potrebbe essere l’ultima al San Paolo per Totti che però partirà dalla panchina. «È ancora un grande giocatore - ha detto Szczesny - e quando gioca così non si nota la differenza con calciatori più giovani di lui. Se continua così è giusto che aiuti la squadra. Maradona dice che può giocare fino a 50 anni? Non si può essere in disaccordo con Diego».
(F.Balzani)
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