Smorfia Ninja, musi lunghi Lautaro e Miranda: nel conto salato di Wembley per l’Inter anche infortuni e primi malumori. Non solo la qualificazione agli ottavi di Champions, saldamente in mano ai nerazzurri prima di mercoledì e ora strettamente connessa al risultato di Barcellona-Tottenham dell’11 dicembre, visto il vantaggio Spurs (a pari punti con i nerazzurri) negli scontri diretti (2 gol fatti e subiti per entrambe, ma Tottenham 2° per la rete segnata in trasferta).
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Nainggolan non ce la fa
Nerazzurri senza il grande ex. Da Londra l'Inter è tornata con qualche certezza in meno e più di un problema per i prossimi, decisivi impegni
Da Londra è tornata una squadra con qualche certezza in meno e più di un problema per i prossimi, decisivi impegni con Roma, Juventus e Psv. Tutto in 9 giorni. Per questo Spalletti potrebbe dosare uomini ed energie a cominciare da Roma e da Radja Nainggolan, alle prese con un doppio problema di natura fisica (i postumi di una distorsione alla caviglia sinistra e un affaticamento alla coscia destra) e, nella migliore delle ipotesi, candidato ad un ritorno all’Olimpico da ex in panchina.
Allarme rientrato, invece, per Stefan De Vrij (solo crampi a Wembley) e Mauro Icardi (al termine di Tottenham-Inter zoppicante, ma per una semplice contusione). L’olandese salterà per turnover la gara dell’Olimpico, con spazio a Joao Miranda, uno dei due scontenti in rosa. "Gioco poco? Sono sincero, mi dà un po’ fastidio, ma rispetto i miei compagni", ha sottolineato Miranda ad Espn. Stesso discorso di Lautaro, in odore di panchina anche a Roma che ha tirato il sasso e nascosto la mano tramite un tweet del padre: "Continua così e finirà la tua buona sorte" seguito da un eloquente "cagon" poi cancellato e smentito via Instagram. «Ho solo questo account - ha precisato Mario Martinez -, non ho mai attaccato Spalletti».
(A. Agn.)
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