«Finalmente». Sì, stavolta è proprio il caso di dirlo e postarlo su tutti i social a disposizione. Strootman, infatti, si è goduto il primo allenamento defaticante dopo 392 giorni passati tra lacrime, operazioni, sudore e visite mediche. Il leone contro il Palermo si è liberato dalle catene, la lavatrice è tornata a centrifugare. Il ritorno in campo era previsto per Empoli, ma l’occasione di schierarlo sul 4-0 era troppo ghiotta. Un quarto d’ora in cui King Kevin ha fatto vedere al mondo la sua faccia ruvida e un tackle che ne attesta il pieno recupero. Oltre a lui ci credevano in pochi. Fra questi il professor Mariani che Strootman ieri ha chiamato per ringraziarlo di aver risolto il pasticcio combinato in Olanda: «Kevin ha dimostrato una forza d’animo incredibile, dopo tre interventi chiunque vacillerebbe. La prima volta che lui avrà un trauma, verrà contrastato duramente da un avversario e si rialzerà in piedi vorrà dire che sarà al 100%». Ora per Spalletti arriva il dolce problema: come schierare Strootman. Avrà tempo almeno 15 giorni, quelli necessari al centrocampista per sopportare almeno un’ora di gioco. «Spalletti è un grande allenatore, lui sceglie chi schierare», ha detto Strootman che potrebbe fare la mezz’ala in un centrocampo formato da Pjanic e Nainggolan (con Perotti dietro Salah e Dzeko nel 4-3-1-2) o giocatore nei 4 davanti alla difesa a tre.
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Mariani: «Kevin ha dimostrato una forza d’animo incredibile»
Il ritorno in campo era previsto per Empoli, ma l’occasione di schierarlo sul 4-0 era troppo ghiotta. Un quarto d’ora in cui King Kevin ha fatto vedere al mondo la sua faccia ruvida e un tackle che ne attesta il pieno recupero
(F. Balzani)
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