rassegna stampa roma

Luciano e le storie tese

Al tecnico piacerebbe anche più chiarezza dalla società sul futuro

Redazione

Carattere, serietà e furore agonistico dai giocatori. Ma soprattutto chiarezza sul presente e futuro dalla dirigenza. Sono queste le richieste di Luciano Lucio Spalletti in un periodo di massima confusione tra le difficoltà della squadra nel tenere il passo della Juve, rinnovi che non arrivano, un mercato che difficilmente decollerà a gennaio, l'assenza dei tifosi in due match fondamentali (sciopero della curva nel derby e divieto di trasferta con la Juve) e la questione stadio tutta da decifrare (venerdì altro incontro tra Comune e rappresentati del club in Campidoglio).

«Abbiamo la necessità di mandare un messaggio ben chiaro ai nostri tifosi. Per fare questo io penso sia fondamentale avere carattere, quello che si dice sempre: uomini deboli, destini deboli. Uomini forti, destini forti. Ci vuole il coraggio di fare le giocate, la furia agonistica, la battaglia sportiva. Il modo di partecipare al lavoro quotidiano poi deve essere una cosa seria», è l'avviso inviato tramite il sito dell'Uefa dal tecnico in vista del match di Europa League di domani contro il Viktoria Plzen.

Doti che Spalletti non ha visto domenica a Bergamo. Ma tra i pensieri dell'allenatore - col contratto in scadenza e tanti dubbi sul suo futuro - ci sono anche le voci di mercato su giocatori che attendono da mesi un adeguamento. In primis Nainggolan e Manolas.

Il primo, che oggi parlerà in conferenza al fianco di Spalletti, sta limando da tempo dettagli relativi a ricchi bonus che dovrebbero portare lo stipendio a 4 milioni. Per ora, però, nessuna ufficialità e il pressing di Juve e Chelsea che torna a farsi sentire anche se oggi il belga ribadirà di voler restare in giallorosso. Per il Ninja è un momento no pure in nazionale.

«Ci sono giocatori migliori di lui, deve lavorare di più», ha ribadito ieri Martinez. A pesare sul giudizio del ct belga però c'è soprattutto la vita fuori dal campo di Nainggolan. Il greco, invece, si è stufato di aspettare e continua a guardare il monte ingaggi che lo vede (con 1,8 milioni) sotto a Jesus, Iturbe e Vermaelen. L'Arsenal - che domenica ha inviato osservatori a Bergamo - è disposto a offrigli il doppio. In tribuna - come riporta sport.es - avvistati anche uomini del Barça per visionare Peres (ma sono tornati in Spagna col nome di Kessie sul taccuino).

Si parla di cessioni quindi e non di acquisti che invece servirebbero ad allungare la coperta corta, soprattutto a centrocampo dove Spalletti aveva chiesto rinforzi già a fine agosto.

(F.Balzani)