(Leggo - L.Loiacono) Antonello Venditti, voce in musica del tifo giallo-rosso, che importanza ha Campo Testaccio per i romanisti?
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“Li c’è la nostra storia non abbandoniamolo”
(Leggo – L.Loiacono) Antonello Venditti, voce in musica del tifo giallo-rosso, che importanza ha Campo Testaccio per i romanisti? «Tanta. Rappresenta la tradizione, la nostra storia e non va certo dimenticata. Siamo nati lì e,...
«Tanta. Rappresenta la tradizione, la nostra storia e non va certo dimenticata. Siamo nati lì e, nonostante i tanti anni passati, nessuno deve dimenticar lo».
Appartiene a un’altra generazione?
«Si, certo. Ad una generazione di tifosi che non c'è più. Ma la storia non si dimentica. Io, ad esempio, non ho mai visto la Roma giocare a Testaccio ma ne custodisco la memoria at- traverso i filmati dell'epoca».
Se scompare Campo Testaccio si dà un calcio alla storia della Roma?
«In un certo senso sì. Ma purtroppo è quello che accade a Roma, in generale. Non si dà molta impor- tanza ai valori da tramandare. Ci si dimentica dei grandi, figuriamoci delle vecchie glorie del pallone. E' un peccato, però. Perché il tifo, quello vero, è fatto anche di questo».
Il tifo non è più quello di una volta?
«Non credo sia questo il punto. Purtroppo viviamo un'epoca distratta, angosciata. In cui i tanti problemi ci fanno mettere da parte le tradizioni, le passioni genuine. Oltre al fatto che in tempi di crisi mancano i soli per tante cose. Figuriamoci per un campo di calcio, oltre al fatto che a Roma non si riesca mai a realizzare i progetti».
In che senso?
«Ci sono città, come Torino ad esempio, in cui so no stati costruiti 4 stadi. Compreso il Filadelfia del Grande Toro. Anche il calcio è fatto di storia. E la storia va rispettata, in tutti i campi».
A Roma non ci si riesce?
«Non sempre. Penso alla casa romana del mio amico Lucio Dalla: oggi è un bed and breakfast, ho suggerito di mettere una tar ga in memoria di Lucio ma nessuno mi ha ascoltato. Così come per Campo Testaccio, è inevitabile poi che la gente dimentichi soprattutto se presa da tanti problemi».
I romanisti però, oggi, qualche problema lo hanno risolto.
«Direi proprio di sì. E meno male aggiungo. L'animo di Testaccio, infatti, oggi è nella squadra in campo: testarda e testaccina. Ma restiamo tranquilli e con i piedi per terra».
Questa è scaramanzia?
«Anche. In fondo un po' non guasta mai».
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