C'è una voglia matta di derby. A meno di una settimana dalla ritorno di Coppa Italia del 4 aprile contro la Roma è partita la corsa al biglietto dei tifosi laziali. Se la vendita in prelazione aveva deluso le aspettative, mettendo in allarme Inzaghi e tutta la squadra, la vendita libera partita ieri ha sorpreso tutti. In poche ore sono stati polverizzati circa 6mila biglietti. Già dalla mattina i Lazio Style sono stati letteralmente presi d'assalto, cosa che non accadeva ormai da mesi.
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Lazio, scoppia la febbre derby
Per la sfida di Coppa Italia martedì all'Olimpico i tifosi tornano al fianco della squadra
C'è voglia di Lazio ma soprattutto di derby, una gara che potrebbe dare un'autentica svolta alla stagione biancoceleste. Oltre al primato cittadino in palio c'è infatti la finale di Coppa Italia e quindi la possibilità di mettere in bacheca un trofeo ed eventualmente di giocare anche la Supercoppa Italiana, che oltre al prestigio porta nelle casse dei club anche un bel po di soldi.
Raggiunta ieri sera quota 10mila biglietti venduti, quasi esauriti Curva Nord e Distinti nord-ovest nelle prossime ore verranno certamente aperti anche i nord-est: il cuore del tifo caldo biancoceleste farà dunque registrare il tutto esaurito con la concreta possibilità che vengano messi a disposizione un altro migliaio di biglietti. Il marketing del club aspetta solo l'ok da parte della Questura che, rimuovendo le barriere, libererà altri posti. Pronti soprattutto i tifosi della Curva Nord che starebbero preparando anche una sorpresa (il ritorno della coreografia) e che ieri nella loro trasmissione su RadioSei hanno provato a caricare l'ambiente: "La testa è a Sassuolo poi ci prepareremo per un derby che per molti sarà il colpo di grazia".
Ancora più chiaro il messaggio apparso sul loro profilo ufficiale di Facebook: Martedì sarà derby; pronti a dar battaglia, sostenendo la maglia, ogni tifoso, rispettando il proprio ruolo, assolvendo al proprio dovere, sarà la spinta concreta per fare la differenza e dimostrare l'importanza del dodicesimo uomo in campo. Non vi è un minimo di esitazione nell'animo di ogni laziale che si possa ritenere degno di essere tale.
(E.Sarzanini)
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