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La tifoseria contro la Società: “Ci avete dato il colpo finale”

LaPresse

Sui sociale e attraverso le radio il malcontento dei tifosi alla notizia dell'addio a De Rossi

Redazione

Ha incontrato gli amici di sempre. In segreto. In un bar di San Saba. E in lacrime li ha abbracciati tutti. Daniele De Rossi non avrebbe mai voluto vivere il giorno di ieri. Anche se per chi lo conosce la giornata più dura è stata quella di lunedì, quando uscito dalla stanza dell'Ad giallorosso, Guido Fienga, aveva capito che la storia lunga una vita era arrivata ai titoli di coda: «Daniele, grazie di tutto quello che hai fatto per noi ma la Roma non vuole prorogare il rapporto di lavoro con te». Poche parole. Algide. Fredde. Lontane anni luce da lui. Dalla vena sulla giugulare che scoppiava ad ogni gol della Roma. Della sua Roma.

La storia calcistica in giallorosso per Daniele è arrivata alla fine. E così dopo pezzetti di cuore strappati alla tifoseria negli ultimi anni (Nainggolan, Strootman, Alisson, Salah, Lamela, solo per citarne alcuni) ieri è stato tolto il pezzo più grosso insieme a Francesco Totti, quello più vicino ai tifosi: Daniele De Rossi.

Ieri mattina, lanciata la notizia dalle agenzie, tutti hanno pensato a un divorzio di comune accordo. Anche se qualcuno già storceva la bocca; «Vi pare il modo di dare una notizia del genere?», hanno chiesto indignati i tifosi alla pagina della Roma.

Dopo le parole del campione di Ostia, i tifosi sono quasi insorti. Durante la conferenza d'addio, però, tutto è diventato più chiaro: la Roma ha messo alla porta il suo capitano. E così in città come sui social è scoppiato il delirio. Tutti contro la società di Trigoria. "Vergognatevi", "Cancellate questa macchia, chiedetegli scusa e dategli la penna in mano», scrive qualcuno, «Se non rinnova Ddr non rinnoviamo neanche noi (abbonati, ndr.)", e ancora "Oggi avete ucciso la Roma".

"La pazienza è finita", affermano in molti, e minacciano: «Il 26 maggio (data dell'ultima gara di campionato in casa col Parma, ndr), ci sarà una contestazione che non potete immaginare». Sabato alle 9.30 contestazione anche davanti al centro sportivo di Trigoria La Roma perde così per sua scelta la maglia numero 16, un capitano vero e un calciatore unico. Per Roma, quello di ieri, è stato davvero un giorno da dimenticare.

De Rossi ha fatto comunque un ultimo regalo a Pallotta: per Roma-Parma in poche sono esauriti tutti i biglietti dei settori popolari.

(F.Pasqualetti)