rassegna stampa roma

Friedkin pronto al passaggio di consegne. Forse già domani la firma sul preliminare

Finita la due diligence. Futuri dirigenti, ipotesi Capello e Montali. Difficile il ritorno di Totti

Redazione

“Houston, abbiamo la firma?”. Domani dal pianeta Trigoria all’orbita americana sarà su per giù questo il contenuto delle telefonate, scrive FRancesco Balzani su Leggo.

E’ attesa, infatti, la fine ufficiale della due diligence per l’acquisto della Roma da parte del magnate texano Dan Friedkin che può contare su un patrimonio stimato sui 4,1 miliardi di dollari. E di conseguenza la firma del contratto preliminare che segnerà il passaggio di consegne tra Pallotta e lo stesso Friedkin pronto a diventare il 24° presidente della storia romanista anche se sarà il figlio Ryan a seguire di persona a Roma la gestione del club.

Il “signing” potrebbe avvenire domani a Houston alla presenza di Pallotta che non verrà a Roma per la conferenza stampa di addio ma rilascerà alcune dichiarazioni nei giorni a seguire. Per ragioni di quotazione in Borsa l’annuncio potrebbe slittare a lunedì. Un affare da 750 milioni compresi debiti. Anche ieri i legali delle due parti si sono sentiti senza sosta. I passi tecnici successivi, che porteranno al closing definitivo, prevedono il via libera di Consob e Antitrust, il lancio dell’Opa e la convocazione dell’assemblea per le nomine del nuovo Consiglio di amministrazione, di cui farà parte Watts, il vice presidente della Friedkin Group. Tutto avverrà entro 60 giorni.

Nel frattempo Friedkin allestirà la nuova squadra dirigenziale che potrà contare ancora sul Ceo Fienga. Nel ruolo di direttore generale (o tecnico) in arrivo un nome di carisma che potrebbe essere Capello mentre il ds Petrachi è in bilico. Tutto dipenderà dalla qualificazione in Champions.

Sarà valutato anche il ritorno di Totti (difficile) mentre sarà studiata una partnership con la Ryder Cup in programma per la prima volta a Roma nel 2022. Direttore del progetto è l’ex dg Gianpaolo Montali, non è escluso un suo ritorno. Infine il mercato: per il primo anno di gestione Friedkin potrà usufruire del voluntary agreement sul fair play finanziario dell’Uefa e quindi avrà più margine di manovra ma non ci saranno spese folli almeno nella prossima stagione. Per questo si seguono anche parametri zero come Mertens e Bonaventura e si punta al riscatto di Smalling.