Spalletti lo ripete ormai come un mantra: «Questo è l’ambiente ideale per lavorare». E alla vigilia del Real ha aggiunto: «A Roma i giocatori stanno sul divano». Si sa: sul sofà il colpo di sonno è sempre in agguato, soprattutto nella patria della pennichella. Sarà per questo che Edin Dzeko, dopo aver infuocato i cuori romanisti, si è abbioccato profondamente. Quel gol alla Juve era sembrato l’inizio di un grande amore, invece è stata la fine di una cotta estiva. Poi sono arrivati l’infortunio, il digiuno e gli errori. Alcuni clamorosi, come a Barcellona e a Torino contro i granata. Per non parlare di quello contro il Palermo. Martedì la “ciabattata” fatale, il sinistro (il piede, ma va bene anche come aggettivo) che ha fatto saltare i piani di rimonta. Dzeko non vuol saperne di svegliarsi. La Roma, se vuole assecondare le ambizioni di Spalletti - espresse in maniera chiara a Madrid - non può invece permettersi di dormire
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Edin, il divano e un “abbiocco” fatale
Quel gol alla Juve era sembrato l’inizio di un grande amore, invece è stata la fine di una cotta estiva
(R. Buffoni)
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