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Di Francesco e Inzaghi, sono loro il top fra i tecnici di A

Dopo la sosta si ritroveranno contro in una sfida che vale come spareggio nella lotta scudetto.

Redazione

Il tanto vituperato computer che a luglio stila il calendario della serie A, stavolta c’ha preso in pieno. Geniale piazzare Roma-Lazio il 18 novembre, alla ripresa dopo la sosta-thrilling per la nazionale che si gioca il Mondiale con la Svezia. Dopo lo scampato pericolo (speriamo) il campionato si ritufferà in una sfida che, senza troppi giri di parole, vale come spareggio nella lotta scudetto.

L’acquazzone di domenica ha schiarito le idee, ora entrambe le romane hanno una gara in meno e sono separate da un solo punto: Lazio 28 punti e Roma 27, dando ottimisticamente per vinte le gare da recuperare con Udinese e Samp sarebbero addosso a Napoli e Juventus. Il merito di questa grande bellezza calcistica va ricercata in panchina.

È lì che Lazio e Roma hanno il loro top-player: Inzaghi su quella biancoceleste e Di Francesco su quella giallorossa.

Allenatori giovani ed ex calciatori, che lo scudetto in città l’hanno già vinto giocando. La loro forza sta nelle idee, moderne e quindi gradite ai ragazzi che allenano e con cui c’è naturale empatia. Entrambi, però, sfruttano il vantaggio di conoscere l’ambiente come le proprie tasche. Inzaghi della Lazialità ne ha fatto un propulsore formidabile per la motivazione di Immobile e compagni; Di Francesco ha invece saputo cavalcare e domare gli eccessi giallorossi smorzando i toni, parlando senza maschere e agendo con estrema lealtà tramutando Trigoria in un palazzo di vetro.

Risultato: record frantumati e palcoscenico europeo tenuto alla grande. Sarà un gran derby. Forse non spettacolare per l’importanza della posta in palio, ma i tifosi possono star tranquilli: con Napoli e Juventus alle prese con problemi di stabilità, Roma-Lazio rappresenterà il meglio di quanto la serie A oggi può offrire.

(R.Buffoni)