Ora è ufficiale, la Cassazione ha condannato la Lazio a risarcire Giancarlo “Picchio” De Sisti, l’ex centrocampista di Roma e Fiorentina, per dequalificazione professionale. Il club biancoceleste è colpevole di averlo tenuto ai margini per un anno dopo averlo ingaggiato, dal 2001 al 2004, come responsabile delle squadre giovanili.
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De Sisti vince la causa con la Lazio
Il club biancoceleste è colpevole di averlo tenuto ai margini per un anno dopo averlo ingaggiato, dal 2001 al 2004, come responsabile delle squadre giovanili
La difesa della Lazio ha sostenuto senza successo che non c’era stato alcun “demansionamento” e che semmai c’erano stati “inadempimenti del lavoratore”.
La Corte di Appello ha invece "accertato l’inattività a cui fu costretto De Sisti a far data dal gennaio del 2003 ed ha valutato come generiche e prive di riscontri le allegazioni della società sulla condotta inadempiente" di De Sisti. La Cassazione – sentenza 5431 – ha ricordato che questo diritto è stato accertato fin dal primo grado nel 2006 per "la lesione della dignità, della personalità morale e della stessa immagine professionale del De Sisti tanto più grave alla luce della stessa eco che la vicenda ha avuto nell’opinione pubblica".
(F. Balzani)
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