Tre settimane senza Gervinho, alla faccia dell’ottimismo. L’ennesima tegola in casa Roma è arrivata ieri pomeriggio quando l’attaccante (di ritorno ben 40 ore dopo l’infortunio patito al 37’ di Costa D’Avorio-Guinea) si è sottoposto agli esami strumentali che hanno evidenziato una lesione di 1 ? grado al bicipite femorale destro.Gervinho, che aveva rassicurato telefonicamente il club lunedì sera, non salterà solo la sfida col Napoli di sabato ma anche i match contro Torino, Atalanta e (forse) Inter. L’obiettivo è vederlo tra i convocati a San Siro, ma è più probabile che torni 3 giorni dopo col Sassuolo. Facendo un rapido conto la Costa d’Avorio - tra coppa d’Africa, festeggiamenti e infortuni - ha tolto Gervinho ai giallorossi per 12 volte in questa stagione.
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Ciao Gervinho, tocca a Ibarbo
Ennesimo infortunio muscolare in casa Roma, l'ivoriano starà fuori per 3 settimane. Scalpita il colombiano di proprietà del Cagliari
Solo sfortuna? C’è chi sostiene di no soprattutto se si da un’occhiata al pantano di fango dove Gervinho aveva disputato la prima amichevole di giovedì scorso contro l’Angola. L’altro numero, ancora più preoccupante, riguarda quello di infortuni muscolari della Roma: in 8 mesi comprese le ricadute siamo arrivati a 23 (attualmente in infermeria ci sono anche Uçan e Keita) senza contare Castan, Strootman e Balzaretti. Chi ha appena smaltito una lesione muscolare è Ibarbo che approfitterà dell’assenza di Gervinho per mettersi in mostra e ottenere il riscatto dal Cagliari. Il colombiano piace molto a Garcia e in questi 10 giorni di sosta ha recuperato pienamente la forma. Contro il Napoli si giocherà una maglia da titolare con Doumbia («Date tempo a Seydou. Vi stupirà, deve abituarsi a questo campionato», ha detto ieri lo stesso Gervinho) anche perché a oggi la presenza di Totti è in dubbio. Ieri il capitano ha svolto di nuovo lavoro differenziato. L’infiammazione al flessore sinistro, seppur in fase di guarigione, non è ancora passata del tutto. A tre giorni dalla gara che può valere la Champions quindi l’attacco della Roma sarebbe composto da Iturbe, Ljajic e uno tra Ibarbo e Doumbia.
Da valutare oggi gli ultimi nazionali: Nainggolan, Florenzi e Pjanic. Al bosniaco è legata una doppio cabala: segnò una doppietta nell’ultima sfida vinta dalla Roma col Napoli in serie A e un’altra nell’ultimo successo all’Olimpico (contro l’Inter il 30 novembre scorso). Ieri, infine, sono comparse due scritte a Trigoria: «Garcia tutta la vita» e «De Rossi come ideale».
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