rassegna stampa roma

Le milanesi devono agire, Juve, Lazio e Roma sono ok

(Il Corriere della Sera – M.Sconcerti) Ci sono tre squadre che non hanno bisogno di migliorare, solo di aggiungere, le uniche tre squadre complete del campionato. Una è la Juve, la squadra migliore, le altre due sono Lazio e Roma.

Redazione

(Il Corriere della Sera - M.Sconcerti) Ci sono tre squadre che non hanno bisogno di migliorare, solo di aggiungere, le uniche tre squadre complete del campionato. Una è la Juve, la squadra migliore, le altre due sono Lazio e Roma.

Quella di Zeman non è esattamente una squadra completa, ha ancora alti e bassi abbastanza evidenti e 12 punti meno della Juve, ma l’impressione è che sia più un problema del tecnico che della squadra. Zeman ha una gestione spinta per tattica e preparazione fisica, alla Roma credo basterebbe anche un allenatore bravo ma più normale. Molti giocatori sono di valore assoluto, da Osvaldo a Lamela, da Totti a De Rossi, da Pjanic a Marquinhos e Florenzi.

La Roma è stata l’unica delle prime a usufruire di un cambio di proprietà, momento generoso per eccellenza. Mentre Inter e Milan vendevano, la Roma ha speso quasi settanta milioni in giovani campioni (Osvaldo 19, Lamela 19, Destro 14, Pjanic 12 più il resto). Così è tornata competitiva in fretta. La Roma segna sempre, 17 volte su 18. Si va verso un campionato vicino ai cento gol, il ritmo del Grande Torino alla fine degli anni Quaranta. Sembra un’evoluzione sconosciuta del morbo di Zeman, come se il virus fosse scappato di mano anche al suo creatore. In sostanza, mai Zeman ha avuto squadre così regolari nell’ atteggiamento in campo e così produttive in zona gol.

L’altra squadra completa è la Lazio. Ha quello che un tempo si chiamava l’asse della vita, cioè un buon portiere (Marchetti), un buon difensore centrale (Biava), un buon regista (Ledesma) e un buon centravanti (Klose). Aggiungerei Candreva, Hernanes e Mauri, anche Gonzales, ormai giocatore universale. La Lazio, come la Juve, ha tutto. Non èmigliorabile, è allungabile, si può aggiungere non cambiare. Poi c’è la Juve che invece in questo momento ha un problema di numeri. È partito Lucio, sono infortunati Chiellini e Bendtner. Dovrà comprare per riequilibrio aritmetico, non per aggiungere forza. Il suo vero problema è che non cresca troppo la forza degli avversari. L’impressione è che alla fine troverà un accordo con i Della Valle per Jovetic la prossima estate. Converrebbe a tutti. Ma i Della Valle sono mercanti ricchi, vanno blanditi e rispettati, mai presi in contropiede. Questo la Juve ora lo sa e questo aiuterà il futuro. Adesso è difficile arrivi un campione, molto più facile puntare ad avere di più dagli attaccanti che già ci sono.

La Juve è arrivata lassù quasi solo parlando di Drogba e Van Persie. Ora tocca a Vucinic, Matri e gli altri. Lo strano momento del Milan fa sì che siano tutti contenti di raccogliere milioni per le cessioni di Pato e Robinho, come si vendessero carte false. Siamo in pieno autofinanziamento, pensiero legittimo, ma di nessuna differenza tecnica. Il calcio è dei ricchi come da cento anni ci hanno insegnato proprio Juve, Inter e Milan. Scambiare la rima con la poesia è da ingenui, per cui è più probabile che Milan e Inter adesso stiano tentando di risolvere tutto cercando semplicemente un jolly. L’Inter può provarci, ha una squadra sbagliata, ma è ancora in corsa. Il Milan è fuori. Nonostante El Shaarawy, ogni giornata ha incassato un punto di distacco dalla Juve. Non era mai successo. Credo serva una programmazione inaudita al Milan per ricominciare. È ilMilan quello messo peggio perché Berlusconi sembra negarsi il bisogno. Moratti almeno è cosciente della difficoltà del momento. Berlusconi vuole trasformarla in occasione. Ma il calcio non è la vita, ha un risultato ogni tre giorni. Difficile dire di essere stati fraintesi.