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Dzeko: “La fascia pesa, ma sono pronto. Fonseca ci ha fatto capire che a Roma non siamo di passaggio”

LaPresse

Le parole dell'attaccante: "Zaniolo deve essere grato ai giallorossi e non deve pensare al futuro. Quest'estate con la testa ero ovunque. Poi sono rimasto e mi sento più motivato"

Redazione

Da quando Alessandro Florenzi siede in panchina, il capitano della Roma in campo è lui. Leader lo è sempre stato Edin Dzeko, che guida l'attacco dei giallorossi ormai da cinque stagioni. In una lunga intervista a La Stampa ha raccontato il suo momento, tornando sulla sua estate tormentata dal mercato.

Gioca con Zaniolo: pregi e difetti?

Il primo giorno in allenamento andava a mille. E così ha continuato. Il talento ce l’ha, ma deve migliorare. È un bravo ragazzo e deve essere grato alla Roma, ora non deve pensare al futuro. Magari un giorno andrà altrove, gli ho detto di guardare avanti e non accontentarsi mai.

Senza Florenzi è il capitano della Roma: sensazioni?

Quella fascia l’hanno indossata Totti e De Rossi, pesa. Ma sono pronto.

Che cosa è cambiato da quando loro hanno lasciato?

Con loro avevi più personalità in campo e fuori, si è perso qualcosa. Con me, Kolarov, Fazio, Mirante e Florenzi ci sono tanti giovani, ora sta a noi indirizzarli.

Dzeko all’Inter sembrava fatta, poi che è successo?

Il mercato è troppo lungo, nel mio caso ha pesato. Con la testa ero ovunque, così nel primo giorno di ritiro ho parlato con Fonseca e gli ho detto che mi sentivo un giocatore della Roma.

Si considera un nuovo acquisto?

Sono più motivato e contento. Quando sei così rendi di più.

Che qualità deve avere un allenatore per entrare nella testa di Dzeko?

Deve avere personalità ed essere onesto. Fonseca lo è: ti parla con schiettezza anche quando non giochi, sa dare importanza a tutti. Ci ha fatto capire che qui c’è un progetto, non siamo di passaggio.

Nell’ultimo Roma-Napoli è andato sotto la curva per zittire i cori razzisti, che cosa ha provato?

La cosa migliore è che dopo il mio intervento hanno smesso con quei cori.

Ha cercato di mettersi nella testa di certi tifosi?

Non li comprendo proprio. Ho giocato con ragazzi di ogni paese, siamo tutti fratelli. Non capisco che cosa abbiano in testa, certa gente deve stare a casa. Allo stadio non ci serve.

La Juve resta imbattibile?

Sono sempre i favoriti, ma l’Inter può impensierirli. Conte trasmette fiducia.

E la Roma?

Dopo una partenza negativa, ci siamo ripresi. Perdere a Parma non ci voleva, ma questa società deve stare in alto.