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Zeman vota Roma: ”Qui c’è più calore”

(repubblica.it – M. Pinci) – Il derby di Zeman, la “partita come le altre” dell’allenatore boemo, inizia con una punta di peperoncino.

Redazione

(repubblica.it - M. Pinci)- Il derby di Zeman, la "partita come le altre" dell'allenatore boemo, inizia con una punta di peperoncino. Infilandosi nella polemica tra Sabatini sul numero e il calore dei tifosi: "Alla Lazio sono stato bene, ma il tifo della Roma è più caldo. Alle nostre amichevoli venivano in 50 mila in estate, a vedere la Lazio andavano in 500".

Classiche schermaglie di una partita che normale, in fondo, non è neanche per Zeman. "Il primo derby è sempre difficile da dimenticare - ammette - anche perché con la Lazio perdemmo 3-0 contro la Roma". Quasi un augurio per il futuro. Anche se quanto fatto sin qui dalla squadra lo soddisfa solo in parte: "Si può fare meglio, e spero che lo faremo domenica. Finora ci è mancata continuità e concentrazione per 90 minuti". Ad agitare la sua vigilia - ma neanche troppo in fondo - i problemini fisici di Totti e Osvaldo: "Sono a disposizione ma non al meglio, se ci sono problemi vanno valutati". In realtà soprattutto pretattica: il dolore all'anca del capitano e l'affaticamento del centravanti sembrano decisamente riassorbibili. Semmai potrebbe restare fuori Tachtsidis: "In settimana ho provato tutte le soluzioni, anche quella senza di lui è una di queste". Un modo per scongiurare l'ansia di alcuni debuttanti, chissà. "Ma cosa significa questa sfida lo capiranno solo domani al campo".

A Zeman non chiedete chi sarà l'uomo derby: "Chiunque giochi può deciderlo, dalla panchina è difficile essere decisivi". E in questo senso è lecito attendersi sorprese: "Le gerarchie possono cambiare ogni settimana". Più complicato ancora decifrare la partita degli spalti, per il boemo: "Un messaggio ai tifosi? So e capisco quanto siano attaccati, purtroppo non tutti lo sono nel modo giusto. In cento vengono per disturbare, ma la maggior parte dei tifosi sono persone corrette".  Non lo dice, ma poco corretta gli è certamente sembrata la scelta della Lazio di rinunciare a una conferenza congiunta dei due allenatori: "Sará per la prossima volta", sbuffa. Ricordando, però i rischi della sfida: "Petkovic gioca un calcio organizzato, può dare davvero fastidio a tutti". Un avviso alla sua Roma. Da oggi, non si può più sbagliare.