(di repubblica.it - M.Pinci) - Totti si arrende. Il dolore al bicipite femorale gli ha impedito di allenarsi, stamattina come nella seconda seduta pomeridiana. E, a questo punto, con 24 soltanto davanti per preparare la prossima gara, il numero dieci è costretto a pensare ad un recupero in tempo per mercoledì, in tempo per giocare la gara con la Sampdoria. Dopo Osvaldo, dunque, la Roma deve rinunciare anche al suo capitano in vista della trasferta a Cagliari, dove la squadra giallorossa non vince addirittura dall'ottobre 1995. Quella volta segnò due gol Fonseca, diciassette anni dopo, le sorti dei giallorossi in Sardegna saranno affidate al suo erede legittimo. Quel Nicolas Lopez che in Uruguay già considerano la controfigura dell'ex attaccante di Roma, Napoli e Juventus, vuoi per la freddezza sotto porta, vuoi per le movenze e l'utilizzo esclusivo del piede sinistro, ma anche per una oggettiva somiglianza, con quei denti sporgenti che a Montevideo hanno spinto a soprannominarlo "el Conejo".
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Zeman perde i pezzi. Totti salta il Cagliari
(di repubblica.it – M.Pinci) – Totti si arrende. Il dolore al bicipite femorale gli ha impedito di
Senza Totti toccherà quindi a Nico Lopez, che debutterà così da titolare nel nostro campionato, dopo il gol realizzato al debutto assoluto, e dopo 6 minuti appena, nella prima di campionato contro il Catania. Con lui, l'argentino Lamela, il suo migliore amico durante tutto il precampionato, e con il quale ha diviso la camera sia nei ritiri in montagna (Riscone, Irdning) sia negli States. A chiudere il tridente, Mattia Destro, ancora in cerca del primo gol da romanista, dopo il sigillo in nazionale. Un tridente baby, con Lopez, anni 19, Lamela, anni 20, e Destro, che con i suoi 21 anni compiuti è il più vecchio del trio. Insieme, appena 22 reti in serie A, uno in meno di quelli realizzati da Francesco Totti negli ultimi due campionati. Senza il capitano - e Osvaldo, che rischia di restare fuori anche mercoledì con la Samp - la prima linea romanista si affiderà ai suoi baby talenti. Lo specchio di una politica societaria che punta sui giovani, demolendo di anno in anno l'età media del gruppo. Nella speranza che l'andamento dei risultati sia inversamente proporzionale all'anzianità del gruppo.
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