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Zeman, Montella e Mazzarri in panchina finisce il tormentone

(repubblica.it – M. Pinci) – Sono serviti quasi venti giorni dopo la fine del campionato per ridisegnare la carta geografica degli allenatori. Ma sei delle dieci panchine traballanti del campionato di serie A hanno accolto in queste ore

Redazione

(repubblica.it - M. Pinci) - Sono serviti quasi venti giorni dopo la fine del campionato per ridisegnare la carta geografica degli allenatori. Ma sei delle dieci panchine traballanti del campionato di serie A hanno accolto in queste ore

- o sono pronte a farlo - i loro nuovi titolari. Tra novità, sorprese, ritorni e conferme, Lazio e Roma, Inter e Napoli, ma anche Fiorentina e Palermo, hanno dato un nome alla loro guida tecnica. Meglio tardi che mai. E se il mercato allenatori ha scaldato questi primi giorni della lunga estate senza campionato, quello dei calciatori sta già scaldando i motori. Con qualche colpo in dirittura d'arrivo.

SCOMMESSA CAPITALE: ZEMAN TORNA, PETKOVIC FIRMA - L'annuncio più atteso, nella capitale, arriva da Pescara: "Zeman andrà alla Roma", ha annunciato in mattinata il presidente del Pescara, Sebastiani. Una notizia ormai nota, ma che oggi, dopo la traccia lasciata ieri dall'ad romanista Fenucci ("A breve formalizzeremo il nuovo allenatore, sarà una Roma spettacolare e divertente") si arricchisce di una conferma ufficiale o quasi. "Il suo cuore resterà a Pescara", continua il numero uno abruzzese, che però dovrà seguire da spettatore l'incontro in cui domani Zeman e la Roma discuteranno degli ultimi dettagli sulla programmazione tecnica. Prima di mettere la firma su un contratto annuale con opzione sulla seconda stagione da un milione di euro, più premi già definiti che potrebbero anche raddoppiare il compenso. Di molto meno invece si è accontentato Vladimir Petkovic, allenatore bosniaco scelto da Lotito per il dopo Reja e già da ieri sera a Roma. Oggi la firma su un contratto di due anni da 600 mila euro a stagione. Viste sfumare le panchine romane, Montella è pronto a dire "sì" alla Fiorentina. Già oggi, se avrà fortuna la missione siciliana del neo ds viola Daniele Pradè: in programma un appuntamento con il presidente del Catania Pulvirenti che continua a fare muro o quasi. Per la verità, per sbloccare l'affare alla Fiorentina basterebbe aprire un tavolo anche per qualche elemento dei rossazzurri: Maxi Lopez (così gradirebbe Pulvirenti), Lodi o Marchese (entrambi piacciono a Firenze). Ma sull'esito della trattativa nessuno sembra avere più dubbi.LE CONFERME: DA MAZZARRI A STRAMA - A Napoli il tormentone allenatore è finito come le ultime due estati. Perché ai propositi di addio tra De Laurentiis e Mazzarri, ha invece fatto seguito (a sorpresa) una nuova stretta di mano. Con tanto di prolungamento di contratto per un'altra stagione, dal 2013 al 2014. A dispetto di divergenze sulle prospettive, su un rapporto umanamente mai veramente sbocciato, il tecnico resterà anche un'altra stagione al San Paolo. Un sì strappato dal presidentissimo azzurro garantendo investimenti all'altezza delle ambizioni dell'allenatore, che ha chiesto un Napoli più forte, l'arrivo di giocatori pronti (e non giovani di prospettiva) a partire dal nome che dovrà sostituire Lavezzi, e garanzie sulla permanenza di Cavani, tentato dalla Juventus. Lavezzi piace molto a Stramaccioni. Che, da un paio di giorni è anche ufficialmente il neo tecnico dell'Inter: rinnovo triennale, con l'idea nerazzurra, dopo i continui ribaltoni in panchina del post Mourinho (5 allenatori in 20 mesi) di programmare con un allenatore emergente e ambizioso da "formare" in casa. Anche per questo, non guadagnerà più di un milione: eppure, il club ha già esaudito la sua prima richiesta di mercato regalandogli Palacio. Di mercato parlano già anche il Palermo e Sannino. Nella mattinata l'incontro con Zamparini per sistemare i dettagli. Il primo acquisto sarà Bradley dal Chievo, ma il presidente vorrebbe bloccare anche Balzaretti e Silvestre. "Non si muovono", giura adesso. In fondo, il mercato è appena all'inizio.PANDEV AL NAPOLI, LAVEZZI AL PSG, MERKEL VERSO ROMA - Ciò nonostante, il Napoli starebbe già per piazzare un primo colpo. Che, come nel caso del tecnico, è in realtà una conferma. A brevissimo il ds Bigon stringerà con l'Inter l'accordo per il riscatto di Pandev dall'Inter: 8 milioni e un ingaggio spalmato su 4 anni. Abbastanza per far dire sì al macedone e a Moratti, che dovrà rassegnarsi a vedere Lavezzi giocare con il Psg nel prossimo campionato, anche se dalla Francia non vorrebbero rilanciare sui 26 milioni offerti. Ma è in difesa che Mazzarri ha chiesto gli sforzi maggiori, per questo con il Montpellier campione d'Oltralpe il Napoli ha già intrapreso rapporti - piuttosto avanzati - per il difensore Yanga-Mbiwa. Più attivo degli azzurri forse soltanto il Genoa. Soprattutto, però, sul fronte cessioni: ceduto Palacio, i rossoblu trattano anche l'uscita di Destro: con l'Inter (che ha proposto in cambio anche il prestito di Pazzini) il canale è privilegiatissimo, ma anche la Roma spinge per averlo. Soltanto per la metà Preziosi chiede almeno 8 milioni, valutazione che a Trigoria alleggerirebbero volentieri inserendo uno tra Bertolacci e Greco. O magari entrambi: perché tra Capozucca e Sabatini, martedì a Milano, si è parlato anche di altri giocatori. Su tutti, Merkel, giocatore di proprietà del Genoa ma sotto il controllo "morale" del Milan, che vuole l'ultima parola sull'eventuale trasferimento del giovane tedesco. Con i giallorossi ci sarebbe un'intesa di massima - c'è chi dice per la comproprietà - ma prima di chiudere Sabatini vuole avere il via libera anche da parte di Zeman. Che senza dubbio preferirebbe Verratti, regista classe '92 del Pescara miracoloso dell'ultima stagione. Gli abruzzesi chiedono la Luna (15 milioni) e vorrebbero comunque tenerlo un altro anno. E per questo, con la Juve che sembra aver allentato la presa sul giocatore, alla fine potrebbe spuntarla il Napoli, che ha da mettere sul piatto il prestito di Insigne (che piace molto anche alla Roma) per un'altra stagione. In attesa di un grande colpo che accenda la fantasia. Soprattutto quella degli allenatori.