Vittoria e sorpasso. Il pomeriggio della Roma di Florenzi non poteva esser più dolce. Secondo posto riconquistato, con la Lazio di nuovo dietro, distante un punto. E la corsa al piazzamento Champions porta la firma del centrocampista, che sta vivendo un momento di grazia, ormai leader naturale di una squadra che deve guardare solo al concreto. Il recupero di Florenzi, prima, e quella corsa sfrenata verso la porta, poi, sono state accompagnate da un boato che non si sentiva da tempo all'Olimpico, e che riavvicina i tifosi a questi giocatori. "Una rete bella, la seconda dopo quella contro il Sassuolo e mi fa piacere: ne sono felice e orgoglioso - l'emozione di Florenzi a fine gara - quando riparti in velocità e li senti gridare, ti spingono loro. Ora la testa deve andare subito al Milan, continuiamo su questa strada, il secondo posto non lo molliamo".
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Vittoria e controsorpasso: il riscatto dei contestati. Florenzi re dell’Olimpico
"Ora la testa deve andare subito al Milan, continuiamo su questa strada, il secondo posto non lo molliamo"
Da terzino o da attaccante esterno, il risultato non cambia: Alessandro vive una fase importante della sua carriera, pilastro di una Roma che festeggia anche la seconda rete consecutiva di Doumbia. "Ora fisicamente sta meglio - la soddisfazione di Garcia - il lavoro sta fruttando per lui e per Ibarbo e un giocatore che conosce l'area di rigore serve sempre. I ragazzi avevano bisogno di tempo e ora ci stanno ripagando. È stato anche utile per passare dal 4-2-3-1 al 4-4-2 difensivo di oggi. È comunque la vittoria di tutti". Totti è rimasto in panchina per tutti i novanta minuti per la seconda volta consecutiva. "Ma ha sempre un atteggiamento da grande capitano anche quando non gioca. Sa quanto vale il suo contributo e avrà ancora da dire la sua sul campo fino alla fine della stagione".
Sulla corsa al piazzamento in Champions, poi. "Volevamo fortissimamente la vittoria all'Olimpico. Complimenti ai tifosi, quando siamo uniti è tutto più facile". Appare tranquillo, Ibarbo, capace di scalare le preferenze del tecnico ritrovandosi titolare. "Io e Doumbia dice - non dobbiamo prenderci alcuna rivincita. Venivamo da due infortuni, a gennaio, era quindi normale che ci volesse tempo. Devo dare una grande mano in fase di non possesso. Florenzi? È troppo forte e come persona è il numero uno".
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