Oggi La Repubblica esce con un'intervista a Jorge Valdano, il campione del mondo argentino che al Real Madrid ha giocato, allenato e fatto il dirigente, fino a rompere con Mourinho. Ha attraversato il calcio da sovversivo, da uomo sensibile ai sogni. Oggi è un apprezzato scrittore. Tra le tante cose, alla vigilia del match Real Madrid-Roma, parla anche di Francesco Totti.
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Valdano: “Le persone a lui vicine devono aiutare a convincere Totti che è il momento di smettere”
"È impossibile discutere un mito. Nella storia della Roma lui viene al primo posto. Ma la formazione si fa con i migliori della settimana, non della storia. Totti ha 40 anni. Deve accettarlo"
«È impossibile discutere un mito. Nella storia della Roma lui viene al primo posto. Ma la formazione si fa con i migliori della settimana, non della storia. Totti ha 40 anni. Deve accettarlo. Se noi calciatori avessimo immaginato quanto è duro l’addio, avremmo fatto i pittori o gli scultori, per non smettere mai. I calciatori sono gli ultimi a cogliere il momento giusto per lasciare. Dovrebbero aiutare Totti le persone a lui vicine. Altrimenti continuerà a vedere l’allenatore come un nemico. Il guaio è che oggi un allenatore deve gestire dei magnati. Questo sono i giocatori. Hanno un’altra squadra intorno: l’agente, l’avvocato, la comunicazione, il marketing. Gente con poco senso critico. Ma i cattivi consiglieri allontanano dalla realtà. Vivono per dar ragione al loro mezzo di vita».
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