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Totti scaccia la grande paura. Marassi diventa Zemanlandia

(La Repubblica – F.Ferrazza) “Una reazione da grande squadra, che ci ha permesso di vincere”. Tra le parole di Totti il significato del 4-2 con cui la Roma batte il Genoa, rimontando i due gol di svantaggio che sembravano destinati ad...

Redazione

(La Repubblica - F.Ferrazza) Una reazione da grande squadra, che ci ha permesso di vincere”. Tra le parole di Totti il significato del 4-2 con cui la Roma batte il Genoa, rimontando i due gol di svantaggio che sembravano destinati ad affossare del tutto la creatura zemaniana. “Il mio è stato un gol importante, il numero 217 della mia carriera (terzo posto solitario nella classifica dei marcatori di tutti i tempi ndr) — continua Francesco, alla sua prima vittoria col Genoa a Marassi — ma la cosa fondamentale è che ci ha aiutato a rialzare la testa dopo essere partiti malissimo. Io sono il capitano e devo dare l’esempio, poi quando la squadra ti segue tutto è più facile”.

Esempio in campo, Totti, e i compagni non l’hanno abbandonato. In particolare Osvaldo, autore di una doppietta, la prima in giallorosso, che lo porta a ben cinque reti stagionali in quattro partite. Una risposta più che eloquente all’esclusione subìta da Zeman contro l’Atalanta. “La squadra ha reagito alla grande — commenta l’argentino — iprimi 20 minuti non abbiamo capito la gara, poi è uscita la nostra grinta e la voglia di vincere e abbiamo ribaltato il risultato. Abbiamo fatto una grande partita, un buon calcio e questa è la strada da seguire. Se giochiamo sempre così ne vinceremo molte. Le parole di Zeman non le voglio più commentare, io grinta e voglia ce le metto sempre. Dedico i gol a mia madre che in Argentina oggi è la festa della mamma”.

E poi la rete di Lamela, a suggellare la felice domenica dell’attacco romanista. Felice la dirigenza, con Baldini che, prima della gara, ci aveva tenuto a ribadire: “Abbiamo messo a disposizione dell’allenatore una rosa molto forte, che ha come ambizione quella di vincere, anche piuttosto in fretta. Siamo orgogliosi di De Rossi, che tutto il mondo ci invidia e di Osvaldo, che ha fatto grandi progressi in continuità. Detto questo, il tecnico ha tutto il diritto di condurre la squadra, avendo modo anche di educare i giocatori e la società non si immischia”. Il diesse rinvia al mittente le voci di una possibile cessione di De Rossi. “Abbiamo già rinunciato questa estate a cederlo, non cambiamo idea”.