rassegna stampa roma

Totti, il paradosso dello splendido quarantenne

"Avrà rinnovato il contratto prima di cena? Lo porteranno ai mondiali 2018? Sarà il fuoriquota azzurro alle Olimpiadi 2024? In questo momento, il Magico potrebbe persino fare con successo l’assessore al bilancio nella giunta Raggi, o forse...

Redazione

Prima ferma il tempo, poi lo cambia: con Francesco Totti siamo ormai al realismo magico. C’è il diluvio universale? Totti costruisce l’Arca, scaccia le nubi, impone l’arcobaleno e segna il rigore. Fuoriclasse e demiurgo, ora anche meteorologo, teologo e filosofo. Sì, l’uragano cesserà. Sì, c’è vita oltre la vita. Sì, l’immortalità esiste. E tutti amiamo pazzamente la sua eternità (il 27 settembre saranno 40 anni), i suoi palloni ciechi, il suo ritornare.

Perché Totti ritorna: giovane, e sempre più indietro nel campo dove ormai agisce da quarterback. Pare un dio del football americano, navigando all’indietro tra le onde del campo per lanciare la palla al ricevitore ribaltando così l’azione di gioco, il destino della partita e l’umore dello stadio. Perché, prima e senza di lui, la Roma e l’Olimpico sono appena normali, opachi e quasi tristi; dopo, e con lui, una specie di profetica allegria contagia tutto, e quello che dev’essere sarà.

Avrà rinnovato il contratto prima di cena? Lo porteranno ai mondiali 2018? Sarà il fuoriquota azzurro alle Olimpiadi 2024? In questo momento, il Magico potrebbe persino fare con successo l’assessore al bilancio nella giunta Raggi, o forse vincere un Nobel.

La sua eternità è già nella storia dello sport ma è anche, diciamolo sottovoce, il segno di una Roma che è rimasta proprio dove l’avevamo lasciata, appesa cioè ai miracoli del suo numero 10, all’invocazione rituale che si fa boato quando lui si alza per riscaldarsi, e passare da fermo quei palloni ciechi e poi vincerla, ‘sta benedetta partita, oltre il Tempo, il tempo (nel cielo) e il cronometro che già segna il minuto 93. Bellissimo. Ma è una bestemmia in chiesa dire che è anche un limite dover sempre aspettare le meraviglie di un quarantenne? Verrà il giorno in cui Roma dovrà capirlo e provvedere, prima della pioggia di fiori gialli alla morte di José Arcadio Buendìa.

(M.Crosetti)