Arrivato l'ok sul pubblico interesse per il progetto dello Stadio della Roma c’è, manca ancora il documento con cui è stato cassato il vincolo sull’Ippodromo di Lafuente.
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Stadio, l’iter non si ferma. I tecnici Mibact: “Un’offesa”
Per la prima pietra ci vorranno ancora sei o sette mesi
A questo punto il progetto sarà inviato a tutti gli enti in gioco, Campidoglio in testa, e gli uffici dovranno fornire i loro pareri entro 45 giorni, come scrive D'Albergo su La Repubblica. Nei primi 15 potranno chiedere ai proponenti ulteriori integrazioni alla documentazione. A quel punto bisognerà allineare il via libera dei dirigenti capitolini, attendere la conversione in legge della “manovrina” e delle nuove misure legate alla legge sugli stadi che potrebbero snellire una volta di più il procedimento e attendere pure le osservazioni del Mibact. Insomma, per la prima pietra ci vorranno ancora mesi: sei o sette, calcolano in Regione.
La consigliera del M5S Guerrini, assente in aula al momento del voto sullo stadio e a rischio sospensione, è arrabbiata almeno quanto i membri dei comitati tecnico- scientifici del Mibact: "Non solo viene rimosso il vincolo e si costruisce lo stadio — si legge in una lettera aperta — ma si propone di affidare a uno studio di architettura di progettare l’abbattimento delle tribune dell’ippodromo e di ricostruirne una porzione. Una grave offesa alla cultura in generale ed a quella, in particolare, del restauro italiano. Da qui vedremo frammenti ricostruiti al posto degli originali?".
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