Dopo l’ultimo affondo di Berdini contro il progetto dello stadio, si mette a punto il piano B della società. I vertici della squadra ci pensano: non costruire i tre grattacieli progettati dall’archistar Daniel Libeskind permetterebbe di ridurre l’investimento. Una possibilità considerata in qualche modo vantaggiosa, se si pensa alla paura di non riuscire a piazzare sul mercato immobiliare tutti quei metri cubi di uffici, circa 650 mila, considerando inoltre che Unicredit ha annunciato di non pensare più al suo quartier generale in una delle torri. Uno scenario, questo del mercato, che Berdini stesso aveva più volte predetto.
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Stadio, dopo il niet di Berdini ecco il piano B giallorosso
La probabile rinuncia alla costruzione dei tre grattacieli attorno al nuovo stadio permetterebbe alla Roma di ridurre gli investimenti, concentrandoli sul potenziamento dei trasporti che collegherebbero l'impianto con il resto della città
Mentre per Tor di Valle rimane la preoccupazione della società che riguarda i trasportiper portare allo stadio circa 50 mila tifosi. Infatti l’assessore ha affermato di voler rinunciare allo svincolo. al ponte dall’autostrada e al prolungamento della metro B. Rimarrebbero dunque da potenziare le due linee, la Roma- Fiumicino e la Roma-Lido, come scrivono Boccacci e Pinci su La Repubblica. Se sul fronte della Roma, Berdini incassa un avvicinamento e dal Campidoglio fanno sapere che, in parallelo alle riunioni della Conferenza dei servizi in Regione, continueranno gli incontri bilaterali alla ricerca di un accordo.
Intanto arrivano critiche dalla Confesercenti che ieri ha organizzato un convegno in Comune sul futuro industriale della città.«Le prime scelte fatte da questa amministrazione - ha detto il presidente Valter Giammaria – sono state forti, dalle Olimpiadi alla Fiera, dallo stadio alle Torri: scelte su cui non siamo stati d’accordo. Ma quattro mesi sono pochi per giudicare. Noi siamo una realtà molto dinamica ma non riscontriamo la stessa dinamicità in chi governa Roma. Vorremmo che chi ci amministra avesse una visione più ampia dello sviluppo del territorio che non punti soltanto al commercio». Berdini in replica ha risposto che «l'obiettivo della giunta è creare sui 300 ettari di terreni pubblici a Tor Vergata un polo internazionale per il comparto della chimica e farmaceutica con centri di ricerca e ospedali».
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