Stasera, contro il Milan, la Roma vuole spuntare la prima tacca della corsa con il Napoli, perché arrivare a ridosso della Juventus sarebbe vitale per le casse e le ambizioni di Trigoria, scrive Francesca Ferrazza su "Repubblica". Anche se Spalletti comincia a mettere le mani avanti, non disprezzando il terzo posto: "Non sarebbe per niente un fallimento, basterebbe chiederlo alle squadre che hanno iniziato con quell’obiettivo". Il tecnico difende il lavoro fin qui fatto dalla sua squadra, nell’intento di non far calare l’attenzione per quel secondo posto che considera come "uno scudetto".
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Spalletti in frenata: “Il terzo posto non è fallimento”
Il tecnico comincia a mettere le mani avanti, non disprezzando la terza posizione in classifica: "Basterebbe chiederlo alle squadre che hanno iniziato con quell’obiettivo. Il secondo posto sarebbe come uno scudetto"
Spalletti riparte da Dzeko, tra i più criticati per il rendimento avuto contro la Lazio. Con lui Salah ed El Shaarawy. Senza Strootman, sarà Paredes a doversi giocare una delle ultime chance di essere confermato dalla società anche per la prossima stagione. In difesa possibile si torna a una linea a quattro pura. "Una visione corretta — spiega Spalletti — sarebbe però una continuazione, non un ritorno. Il Milan è bravo a spingere con i terzini, abbassano i centrocampisti sui centrali difensivi, e noi vogliamo fare delle scelte corrette, ed è una cosa possibile". San Siro stasera, la Juve tra una settimana: le due tappe più difficili della corsa punto a punto con il Napoli per il secondo posto.
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