Cancellata, almeno in parte, l’umiliazione europea subita in Norvegia, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica,la Roma conquista un punto contro il Napoli (0-0), nel suo primo pareggio stagionale, fermando il fischiatissimo Spalletti. Cori sprezzanti da parte della curva sud si sono alzati contro il tecnico toscano, con lui che ha alzato una mano come a voler ringraziare ironicamente per l’accoglienza, ricevendo, in risposta, il coro inneggiante a Francesco Totti. Una storia infinita, a margine della storia più importante legata all’andamento stagionale di Pellegrini e compagni. Che non vengono contestati ma ai quali, attraverso uno striscione, si chiede un risarcimento per la figuraccia in Conference League con le prestazioni sul campo. “È stata una grande partita – è stanco e soddisfatto Mourinho – molto intensa, di alto livello. Nessuno va a casa felice, ma ho visto gente stanca, ma una stanchezza di chi ha dato tutto. Quando si fa una cavolata grossa come quella che abbiamo fatto noi a Bodo, la gara seguente è molto difficile, ma la squadra ha cercato di vincere e ha fatto bene”. Mou ha lasciato a casa le seconde linee che lo hanno deluso in Norvegia. “Questi sono messaggi da spogliatoio che devo mandare. Ma conto di recuperare quei giocatori, non hanno una croce addosso”. Intanto la Roma non molla neanche fuori dal campo, e sfida la Lega, mandando l’inno di Venditti con la squadre in campo. “Roma Roma” si diffonde dagli altoparlanti subito dopo le note della canzone ufficiale della Serie A e i cinquantamila tifosi cantano a squarciagola. Il club giallorosso ha deciso di andare avanti per la sua strada, continuando a pagare le multe che arriveranno. La richiesta di mandare l’inno con i giocatori in campo è stata di Mourinho e il club giallorosso è intenzionato a portare avanti la nuova abitudine.
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“Seconde linee fuori rosa”, la linea dura di Mou
Il tecnico: “Questi sono messaggi da spogliatoio che devo mandare. Ma conto di recuperare quei giocatori, non hanno una croce addosso”
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