«Che i tempi della giustizia in Italia fossero lunghi lo sapevo, ma cent’anni mi sembrano un po’ troppi… Decidere uno scudetto dopo cent’anni è grottesco. Non valuto la legittimità della decisione, ma questi restano scudetti di carta, al massimo di cartone» dice Giancarlo De Sisti intervistato da Matteo Pinci per La Repubblica a proposito della proposta di assegnazione alla Lazio dello scudetto del 1914-‘15.
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Scudetto Lazio ’14-’15, De Sisti: “Decisione grottesca è un titolo di cartone”
"Ha più che altro il sapore di un atto risarcitorio. Certo è una cosa che lascia un po’ in imbarazzo"
«Probabilmente non era giusto ai tempi assegnarlo a una squadra sola visto che c’erano i due gironi. Forse la cosa più giusta sarebbe stata non darlo a nessuno. Certo poi tirarla fuori dopo tutti questi anni è assurdo. Quanto vale quel titolo dopo cento anni?. Ha più che altro il sapore di un atto risarcitorio. Certo è una cosa che lascia un po’ in imbarazzo. E fa sorridere che servano centouno anni per decidere chi doveva vincere. Adesso non si può far finta che il tempo non sia passato. Non farò ironia su cose che per qualcuno hanno valore morale. Ma come fai a prendere una decisione cento anni dopo, dai…».
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