Sarà l’ansia per una gara, quella col Feyenoord, che si annuncia critica sul fronte dell’ordine pubblico prima ancora che sul campo. Sarà che dopo ventidue anni di calcio, delle follie da stadio deve davvero averne piene le scatole: Francesco Totti, contro la violenza dilagante, vota la linea Tsipras: «Facciamo come in Grecia: fermiamo il campionato contro i violenti». Un messaggio anche a quei romanisti che vorrebbero sfruttare il viaggio a Rotterdam per «vendicare » la Barcaccia, e più in generale a chi usa il pallone per fomentare l’odio, quello del capitano della Roma: «Certe immagini sono bruttissime per tutti — ammette Totti — per me dovrebbero fare come in Grecia e prendere dei seri provvedimenti, multare o fermare le società dei tifosi che fanno questi casini. Diventerebbe tutto più semplice ma in Italia non succederà mai una cosa del genere».
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Rotterdam, l’ora della paura. Totti: “Facciamo come in Grecia stop alle società dei violenti”
Di certo, la tensione s’è alimentata finora soprattutto sul web, tra insulti, minacce, persino una provocazione dei supporter olandesi.
Chissà se l’ascolteranno i 2.700 tifosi giallorossi oggi a Rotterdam per la gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League. Fischio d’inizio stasera alle 21.05, dentro o fuori, chi perde va a casa: eppure non è il risultato sportivo a preoccupare. Perché dopo le voci di infiltrazioni di violenti (anche tedeschi) tra i tifosi romanisti, a Rotterdam si inizia a parlare concretamente — elemento su cui stanno vigilando anche la autorità locali — della possibilità che i tifosi del Feyenoord inizino a cooperare con quelli dell’Ajax creando quasi un fronte comune contro gli «invasori » giallorossi. Insomma, il rischio è quello di una vera e propria resa dei conti tra frange opposte: decisamente pericoloso, soprattutto perché i tanti romanisti che già da ieri hanno raggiunto Rotterdam saranno concentrati oggi nella piccola zona del Porto Vecchio. Inoltre qualche centinaia di romanisti partiti senza avere il biglietto della gara, agitano ulteriormente l’attesa della gara. Anche per questo tra le vie di “Oude Haven” si concentreranno circa 200 uomini delle forze dell’ordine. La polizia, che già da ieri sera ha iniziato a presidiare l’area, è convinta comunque che tutto filerà liscio. Tanti romani arriveranno a Rotterdam soltanto oggi: due dei voli scelti per raggiungere l’Olanda infatti atterreranno soltanto qualche ora prima del fischio d’inizio. La squadra giallorossa invece è arrivata ieri mattina ma dormirà lontano dal Porto Vecchio: l’hotel in cui alloggiano Totti e compagni si trova nel quartiere di Feyenoord, a una decina di minuti di pullman dallo stadio De Kuip.
Di certo, la tensione s’è alimentata finora soprattutto sul web, tra insulti, minacce, persino una provocazione dei supporter olandesi diventata virale nella giornata di ieri: una t-shirt nera con un’immagine della barcaccia sormontata dalla scritta Je Suis Fountain e accompagnata da un messaggio minaccioso del tipo: «Abbiamo scherzato, ci vediamo giovedì, voi As Roma feccia accoltellatori». «Ma era solo uno scherzo, un fotomontaggio fatto con Photoshop », la rettificare di chi ha pubblicato l’immagine.
Intanto, si discute ancora degli incidenti del match di andata: ieri era attesa l’informativa del ministro Angelino Alfano al Senato sulle devastazioni provocate a Roma da tifosi olandesi. Saltata, però: se ne riparlerà martedì quando il numero uno del Viminale riferirà all’aula di Palazzo Madama. «Rinvio ampiamente motivato e dovuto all’esigenza di rispettare i motivi di urgenza relativi all’approvazione di due decreti legge», spiegava il senatore pd Luigi Zanda.
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