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Roma, una partita piccola piccola: ora la Champions è lontana

LaPresse

Atalanta e Milan possono escludere i giallorossi dai primi quattro posti, colpo di grazia a una stagione maledetta

Redazione

Una tifoseria furibonda, un futuro da costruire da zero, il timore di un’estate infernale. La Roma di oggi è più incerta di questi giorni di maggio, scrive Matteo Pinci su La Repubblica.

Lo 0-0 in casa del Sassuolo è l’ultima condanna: oggi Atalanta e Milan possono escludere la Roma dalla prossima Champions, colpo di grazia a una stagione maledetta. Ma la partita è stata soltanto un sottofondo sportivo a due ore di contestazione: una frattura forse insanabile tra la curva e la proprietà americana.

Eppure avrebbe potuto essere una Roma davvero romana, la prossima, se De Rossi avesse accettato il ruolo dirigenziale. Oggi invece è tutto in dubbio. Persino il futuro di Totti, unico assente ieri, ufficialmente per un impegno preso da tempo, o forse per il ritardo nel viaggio di ritorno dal Kuwait, dove ha dato spettacolo giocando a calcetto. A giorni chiederà un chiarimento con Pallotta, perché forse gli ultimi 24 mesi da dirigente ma in posizione marginale qualche segno l’hanno lasciato. La risposta della società sarà affidargli la direzione tecnica appena verrà ufficializzato il ds (Petrachi, che però deve liberarsi dal Torino): un ruolo vero, dopo la “scuola guida”.

Intanto i giallorossi rischiano di dover ricominciare a giocare già il 25 luglio, secondo turno preliminare d’Europa League. Oggi la Roma è sesta e li dovrebbe affrontare, col rischio di compromettere pure la prossima stagione. Da vivere senza De Rossi e, forse, senza l’amore dei tifosi.