Se Garcia cercava un modo per restituire fiducia alla Roma depressa dell'ultimo mese, forse lo ha trovato. Dopo le quattro sconfitte nelle ultime sette gare, corredate da un pari e due soli successi, l'allenatore francese ha la possibilità di rimotivare il gruppo regalandogli due "innesti" quasi inattesi. Ancora presto per immaginarli in campo, ma Strootman e Maicon sono pronti a tornare a respirare l'aria della serie A.
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Roma, prove di rientro per Strootman. Iturbe: “Per adesso sono un po’ pippa…”
L'olandese ha tre soluzioni: scendere in campo con la Primavera, andare in panchina con Garcia oppure proseguire ad allenarsi. Intanto l'argentino ironizza sulla prima parte della sua stagione
STROOTMAN, PROVE DI RIENTRO: PRIMAVERA O PANCA CON GARCIA? - Guarda chi si rivede. A meno di una frenata improvvisa - non sarebbe la prima - il weekend segnerà il rientro per la prima volta dopo l'infortunio al crociato di Kevin Strootman. Non un debutto vero e proprio, a dire il vero, più che altro un antipasto, un modo per ripresentarsi alla platea che lo ha salutato lo scorso 9 marzo a Napoli. Per lui il club giallorosso aveva pensato a un rientro graduale con esordio domenica mattina con la Primavera di Alberto De Rossi, e aveva persino immaginato lo spostamento sul campo in erba, anziché il solito sintetico del campo Di Bartolomei. Ma il giocatore non si è ancora convinto, anzi: Kevin preferirebbe aggregarsi direttamente ai compagni per andare in panchina contro il Torino, domenica sera. Un modo per prendere ulteriore tempo ma contestualmente riassaporare il clima della partita dalla prospettiva del giocatore, pure senza scendere in campo. Per la verità esiste anche la terza ipotesi, quella di restare ad allenarsi sia sabato che domenica: certamente la meno allettante, per lui e per i tifosi che aspettano di rivederlo. Ma anche la più prudente.
FLORENZI E CHOLEVAS OUT: DIFESA OBBLIGATA - Intanto anche Maicon prova a forzare, anche se nei due allenamenti dopo Monaco di Baviera si è limitato a svolgere fisioterapia e allenamenti personalizzati. Lui spinge per tornare in gruppo, anche se solo in panchina, già domenica sera. Quando di certo Garcia non potrà contare né su Florenzi né su Cholevas. Il primo ha ancora dolore alla caviglia, gli esami strumentali hanno escluso l'interessamento dei legamenti ma il dolore è rimasto, e con ogni probabilità dovrà rinunciare anche alla Nazionale, in cui ormai è una presenza costante (soprattutto dopo l'arrivo di Conte). Anche il laterale greco non ce la farà a recuperare in tempo, lasciando quindi l'allenatore francese con appena 4 difensori a disposizione: Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa e Cole, destinati a comporre il quartetto arretrato sotto gli occhi di Pallotta. Il presidente non si è fatto vedere a Trigoria, impegnato in alcuni incontri al centro con il dg Baldissoni e gli uomini di Parnasi per lo stadio: sabato l'appuntamento con il sindaco Marino per un aggiornamento sulla situazione. I tempi continuano a dilatarsi: qualcuno a Pallotta dovrà spiegare il senso della parola burocrazia in Italia.
L'IRONIA DI ITURBE: "PER ORA SONO UNA PIPPA..." - "La Roma già lo scorso anno era forte. Ora ci siamo rafforzati con giocatori di qualità come Keita e..." Iturbe, per esempio? "No, io ancora non mi considero un campione. Qui ci sono giocatori che hanno vinto e sanno come vincere. E c'è un allenatore che capisce molto di calcio. Le mie qualità? Adesso? Una... pippa! Ancora non ho avuto la possibilità di dare il meglio, posso fare di più e la squadra mi aiuta tanto. Mi mancano tante cose, non ho giocato tanto ma penso di fare bene". Juan Manuel Iturbe sceglie l'ironia ai microfoni di Roma Radio per spiegare la sua prima parte di stagione. "Sto bene, stiamo lavorando per fare bene. Qui c'è tanto da fare, giochiamo la Champions, non è facile giocare tutte queste partite. Faccio più fisioterapia che allenamento...". Respect for Iturbe è uscito a Verona: "Se sono troppo veloce e i difensori mi stendono? Diciamo di sì, ho preso tante botte nella mia breve carriera. Adesso mi sono adeguato, ora che mi sono fatto male: ho pensato che anche io devo dare delle botte".
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