(La Repubblica - M. Pinci) -Il giorno del giudizio. E, probabilmente, dell?addio. La Roma rompe con Zdenek Zeman: troppe cose sono successe per non lasciare un segno indelebile, troppe frasi dal suono definitivo sono state scritte in questa storia perch? la prossima non sia la parola fine. A tritare le riserve residue di fiducia nei suoi confronti, il rapporto ?cancerogeno? ? parola del ds Sabatini ? con la squadra, che a Bologna per la prima volta ha dato all?intero establishment romanista presente in tribuna, la sensazione di aver abbandonato la propria guida. Una guerra fredda che coinvolge un?altissima percentuale del gruppo, e in cui il club ha scelto da che parte stare, urtata dall?evocazione dell?assenza di disciplina che dipinge i calciatori come un gruppo di briganti.
rassegna stampa roma
Roma e Zeman, il finale pi? brutto
(La Repubblica – M. Pinci) – Il giorno del giudizio. E, probabilmente, dell?addio. La Roma rompe con Zdenek Zeman: troppe cose sono successe per non lasciare un segno indelebile, troppe frasi dal suono definitivo sono state scritte in...
Appuntamento per oggi a Trigoria: ?O cambi rinunciando al tuo personaggio per il bene della Roma o ci salutiamo qui?, questo il punto fermo da cui partiranno il d.g. Baldini e il d.s. Sabatini nel faccia a faccia con il tecnico. Normalizzare Zeman, l?ultima utopia per tentare di riscattare quelle fallite scegliendo il boemo e, prima di lui, Luis Enrique. Un compromesso grottesco ma ancora auspicato dalla societ? per non dover rincorrere soluzioni tampone e tenere viva la trama che, in estate, avrebbe dovuto portare un nome di grido: Allegri, Ancelotti, Klopp, i preferiti della dirigenza. Una sorta di accanimento terapeutico contro il rigetto reciproco tra squadra e allenatore, ma che rischia di doversi scontrare con l?integralismo zemaniano: ?O come voglio io o niente?. [...]
Si vedranno oggi per un mezzogiorno di fuoco negli uffici di piazzale Dino Viola: l?ultimo confronto, neanche particolarmente caldo, risale alla cena di sabato sera a Bologna. Quando la pancia dei dirigenti spingeva per l?esonero lampo e la testa consigliava prudenza, gi? si valutavano alternative: quella interna porterebbe a un?autogestione affidata al fedelissimo del club, Aurelio Andreazzoli, gi? collaboratore tecnico ai tempi di Spalletti, affiancato da uno tra l?ex difensore Zago e l?allenatore degli Allievi Tovalieri. Ma nelle ultime ore ha prevalso il partito di chi auspica una soluzione che possa garantire continuit? anche per la prossima stagione: Blanc, oppure Rijkaard. La suggestione della prima ora era stato invece un ritorno, ma in panchina, di Panucci: scartato. Il campionato della Roma rischia comunque di essere un capitolo gi? chiuso quando non ? ancora finito gennaio, usurato dalle macerie di tensioni con leader del gruppo come Daniele De Rossi (e estese da Zeman ai rumorosi silenzi nei confronti del pap? Alberto, allenatore della Primavera), ma anche a gregari come Stekelenburg e Marquinho. ?Noi rifiutiamo l?idea di un limbo, di essere una squadra che non c???, questo il traino del management all?idea di cambiamento, che sia un nuovo tecnico o uno Zeman-bis. Ipotesi, ogni ora che passa, meno improbabile.
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