Sarà pure un voto non vincolante da un punto di vista tecnico, ma quello espresso ieri dal IX Municipio fotografa i turbamenti della maggioranza M5S sullo stadio della Roma, scrive Lorenzo D'Albergo su La Repubblica.
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Rivolta 5S sullo stadio, vince il fronte del no
La mozione che revoca l’interesse pubblico voluta dall’ex Grancio passata con l’astensione dei consiglieri grillini
L’assemblea del territorio in cui si trova Tor di Valle, l’area sulla quale dovrebbe sorgere l’impianto che ha già provocato non pochi guai ai 5 Stelle, ha dato parere favorevole all’annullamento della dichiarazione di interesse pubblico sull’opera.
La delibera a prima firma della consigliera comunale Cristina Grancio (esponente oggi di De.Ma, il movimento del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, dopo essere stata espulsa dal M5S proprio perché aveva espresso dei dubbi sullo stadio) è stata votata dai 9 consiglieri di opposizione ed è passata solo grazie all’astensione di 14 dei 15 consiglieri 5 Stelle. Tutti tranne una, Alessandra Tallarico, che ha votato sì.
Intanto, mentre la maggioranza continua a interrogarsi sulle possibili penali in caso di formale ritiro dell’interesse pubblico (decisione che va sottoposta al vaglio dell’Aula Giulio Cesare), si accende la polemica sul voto di ieri in IX Municipio. "Un segnale che non potrà essere ignorato dal Campidoglio", attacca la Grancio. "Il ricatto delle penali da pagare in caso di soluzione alternativa per lo stadio è una fake news", sottolinea Stefano Fassina, l’altro firmatario della delibera approvata ieri. "Anche in municipio IX qualcosa inizia a scricchiolare", afferma il Pd. Il prossimo appuntamento del percorso a ostacoli verso l’impianto di Tor di Valle è previsto per lunedì prossimo: anche la commissione sport del Comune è chiamata a esprimere un parere sul pubblico interesse.
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