Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

La Repubblica

Pietrafresa reintegrato a Trigoria: il club rischia di pagare un milione

Pietrafresa reintegrato a Trigoria: il club rischia di pagare un milione - immagine 1
Il giudice ha dato ragione all'ex capo della comunicazione che aveva fatto causa dopo il licenziamento
Redazione

Un'altra tegola si abbatte sull'AS Roma. Questa volta, il giudice del lavoro ha ordinato il reintegro di Luca Pietrafesa al vertice della comunicazione giallorossa, dopo una battaglia legale che ha messo in luce gravi falle nella gestione delle risorse umane da parte della società capitolina, scrive Giuseppe Scarpa su La Repubblica. Pietrafesa, professionista stimato e con una lunga carriera alle spalle, era stato allontanato nel febbraio del 2024 con un'accusa infamante: quella di essere il regista di iniziative interne finalizzate a danneggiare l'immagine e la stabilità del club. La Roma, oltre a licenziarlo, aveva addirittura deciso di intentare una causa milionaria (5 milioni di euro). Un'accusa che aveva fatto scalpore, soprattutto considerando il ruolo di primo piano che Pietrafesa aveva ricoperto fino a quel momento e il rispetto di cui godeva nel settore. Ora, però, la sentenza del Tribunale ribalta completamente la situazione, sconfessando le scelte del club e imponendo non solo il reintegro immediato, ma anche il pagamento di 12 mensilità arretrate a titolo di risarcimento per il licenziamento. La Roma, a questo punto, si trova di fronte a due alternative obbligate: ripristinare il contratto di Pietrafesa e reintegrarlo nel suo ruolo, con tutti i potenziali imbarazzi del caso, oppure versargli un ulteriore indennizzo pari a quindici mensilità aggiuntive, facendo lievitare il costo complessivo dell'errore a una cifra vicina al milione di euro. La decisione finale, tuttavia, spetterà allo stesso Pietrafesa, che valuterà il da farsi insieme ai suoi legali, Francesco Bronzini ed Ernesto Iannucci, gli artefici della vittoria in Tribunale. Una batosta economica che si somma al danno d'immagine, ancora una volta pesantissimo per una società che continua a inciampare nella gestione delle risorse umane.