rassegna stampa roma

Palla agli altri e gol a noi, la svolta di Garcia in testa col contropiede

I giallorossi hanno battuto la Fiorentina contentandosi di toccare appena il 27% dei palloni, trovando nei 6 minuti passati nella metà campo avversaria due gol e sfiorando il terzo. Terribilmente concreta

Redazione

La Roma ha ritrovato non solo la testa della classifica, ma anche quella del gruppo. I ragazzi di Garcia hanno imparato a difendersi dal loro peggior nemico, come scrivono Sisti e Pinci su "Repubblica": la paura che ti fa scappare i 3 punti quando li avevi già in tasca. La Roma di Firenze è il classico effetto che si ottiene quando i pregi finalmente pagano e i difetti finalmente non tolgono.

I giallorossi hanno battuto la Fiorentina contentandosi di toccare appena il 27% dei palloni, trovando nei 6 minuti passati nella metà campo avversaria due gol e sfiorando il terzo. Terribilmente concreta, anche a costo di non sembrare (più) bellissima. Al Franchi è stata la Fiorentina a praticare quello sterile possesso palla (73%) in cui la Roma s’è aggrovigliata per mesi, perdendo fiducia, partite e identità.

Questa squadra è l’esito di recenti, profonde delusioni e d’inspiegabili depressioni da campo. Ma una volta passate, son dolori. Come due anni fa la Roma torna a dare il meglio di sé aspettando che le altre facciano la fine delle mosche sul parabrezza, non arretra più negli ultimi venti metri, spaventata a morte da Mehmedi o Mladenovic. Si è scoperta spavalda, coraggiosa, disposta a sistemarsi a sei, con Salah e Gervinho ultimi baluardi in larghezza.