Piano piano gli stadi stanno diventando sempre più sicuri, anche se gli spettatori calano (tanti i fattori) e fuori dagli impianti non sempre la situazione è sotto controllo.
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Olimpico, per l’Osservatorio le barriere resteranno
Secondo la Repubblica si attuerà lo stesso schema dello scorso anno, con gli stewards e le barriere in curva. Dal Viminale: "Certe regole vengono studiate per venire incontro alle esigenze di tutti"
Prima di Raciti i nostri stadi erano la vergogna d'Europa, basta informarsi e andare a vedere certe immagini: ora una maggiore attenzione e nuove leggi hanno contribuito a ripulire, almeno in parte, molte curve. Anche se una legislazione emergenziale ha mostrato, e mostra, ancora qualche falla.
La Cassazione, ad esempio, ha appena bocciato il Daspo di gruppo: le responsabilità penali infatti sono individuali. C'erano perplessità sin da quando era stato istituito, ora una sentenza lo ha spazzato via e in futuro sarà di difficile applicazione. E qualche dubbio c'è anche sull'obbligo di firma in commissariato che, sempre per la Cassazione, limita "beni primari di rilevanza costituzionale". Non esageriamo, insomma, con le leggi e le leggine.
Ad esempio, a più riprese il ministro Angelino Alfano, parla del Daspo europeo, di difficile, se non impossibile, applicazione. Anche peché alcune Nazioni non ne vogliono sapere. Meglio lasciar perdere e concentrarsi semmai sulle cose che si possono fare.
Alla presidenza dell'Osservatorio del Viminale per la prima vota da questa estate c'è una donna, Daniela Stradiotto. Padovana, una importante carriera in polizia, appassionata di rugby: sta conoscendo in questi giorni il mondo del calcio. Vuole ricominciare dai "giovani, il mio sogno è rilanciare lo sport come prima palestra di vita". Si augura di avere la massima collaborazione da parte del mondo del calcio: non sempre chi l'ha preceduta l'ha avuta.
La Stradiotto è per i dialogo, anche con gli ultrà. Ma certe misure resteranno in vigore: lo stadio Olimpico ad esempio non cambierà. Stesso schema dello scorso anno, con gli stewards e le barriere in curva: la speranza che i tifosi di Roma e Lazio tornino ad affollare la Sud e la Nord (ma molto dipenderà anche da Pallotta e Lotito). "Le regole, certe regole-spiega il n.1 dell'Osservatorio-non sono atti vessatori, contro qualcuno. Ma vengono studiate per venire incontro alle esigenze di tutti". Le famiglie nelle curve? Ci siamo ancora lontani, non c'è dubbio: ma vale la pena provarci. Tutti.
F.Bianchi/SpyCalcio
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