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La Repubblica

Mourinho furioso contro gli arbitri. Ma quante espulsioni

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Lo Special One ha finora collezionato nella sua lunga carriera tanti cartellini rossi: sono già tre le espulsioni rimediate da quando siede sulla panchina della Roma

Redazione

Ogni volta che José Mourinho incontra un arbitro vede rosso. In tutti i sensi scrive Andrea Di Carlo su La Repubblica. Un fastidio quasi epidermico o cromatico, come accade per i tori, che lo porta ad una mancanza di lucidità, palesando tutto il suo disagio in maniera spesso plateale. Ma rosso anche come i cartellini che lo Special One ha finora collezionato nella sua lunga carriera: sono già tre le espulsioni rimediate da quando siede sulla panchina della Roma.

L’ultimo in occasione della sfida con l’Atalanta (un turno di squalifica), dopo essersi infuriato con l’arbitro Chiffi per il mancato rigore concesso su Zaniolo. Un rapporto, con la classe arbitrale, che non è mai decollato, anzi trova dei precedenti in ogni club dove ha allenato. Dalla corsa dell’Old Trafford con il suo Porto, che gli costò solo un richiamo dell’arbitro Ivanov, all’espulsione con deferimento dopo il ko del suo Chelsea con il West Ham (espulso anche Matic). Nel post gara cercò di fare irruzione nello spogliatoio dell’arbitro Moss e ai media disse: “Sarebbe d’aiuto se non lo designassero più per le nostre partite“.

Con il suo arrivo in Italia, sulla panchina dell’Inter, come non menzionare le famose manette rivolte a Tagliavento nel corso di Inter-Sampdoria. Il ritorno in Premier, sulla panchina del Manchester Utd, gli offrì uno sgradito déjà vu. Di nuovo l’arbitro Moss sul suo cammino e altra espulsione (sempre con il West Ham) con multa da 16.000 sterline. Nessun cartellino rosso alla guida del Tottenham ma un “raptus”, così venne definito in Inghilterra, nella sfida con il City di Guardiola, quando passò dal sorridere in panchina ad una corsa perdifiato verso il quarto uomo in meno di un secondo.

Fino ai giorni nostri, verrebbe da dire, dal rosso rimediato a ottobre 2021 con il Napoli (nella gara di ritorno disse: “Ci tolgono il diritto di vincere”) al doppio turno di squalifica, più 20mila euro di ammenda, per aver mimato “il gesto del telefono” all’arbitro Pairetto nell’ultimo Roma-Verona. Salterà Inter-Roma, tornerà in panchina contro il Betis.