È convocato per stamattina alle 9 un inedito ma decisivo consiglio domenicale nel Municipio IX, quello maggiormente interessato dalla costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. All’ordine del giorno c’è il parere (obbligatorio ma non vincolante) che l’assemblea dovrà dare sull’opera. Venerdì, la riunione precedente era finita in un nulla di fatto con l’arrivo della Digos intervenuta dopo la bagarre in Aula. Si riprende stamattina, con un esito non scontato: il Pd è pronto a segnalare l’illegittimità della convocazione del Consiglio, scrive Favale su "Repubblica". E sulla decisione finale dei 5 Stelle peseranno, ovviamente, anche le tensioni che sta provocando la sospensione dal Movimento di Cristina Grancio.
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M5S, contro lo stadio anche l’ira della base: “Patti poco chiari”
Parla Grancio, la consigliera sospesa: "Non ho mai cercato sponsor, ho agito con senso civico portando avanti posizioni politiche che in passato, sullo Stadio della Roma, erano state di tutto il Movimento"
"Una decisione eccessiva", la bollano gli organizzatori della “Plenaria dei tavoli”, l’assemblea degli attivisti M5S critici nei confronti dell’amministrazione Raggi. "È stato fatto per creare un precedente", afferma l’avvocato Giuseppe Morano del Tavolo dell’urbanistica. Insieme a un centinaio di attivisti, lo scorso marzo organizzò una riunione segnalando «il tradimento» che si era compiuto da parte della giunta grillina nei confronti dei cardini del M5S, trasparenza e partecipazione. Ora gli attivisti si ritroveranno nuovamente sabato 24 giugno all’Hotel Domus di via Cavour per fare il punto della situazione a un anno dalla vittoria elettorale. In quell’occasione si parlerà anche del caso-Grancio, con la consigliera ribelle che intanto domani dovrebbe subire il “processo” da parte del suo gruppo. Una riunione che potrebbe chiarire se e come rientrerà il dissenso. La Grancio sta preparando la sua difesa: «Non ho mai cercato sponsor — spiega — ho agito con senso civico portando avanti posizioni politiche che in passato, sullo Stadio della Roma, erano state di tutto il Movimento». Non sarebbe la defezione della Grancio a mettere a rischio l’esito del voto sulla delibera. Eppure, i 5 Stelle hanno voluto dare un segnale, anche per stoppare il dissenso interno sullo stadio.
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