rassegna stampa roma

M.Mauro: “Roma, perchè De Rossi fuori?”

(repubblica.it – VISTI DALL’ALA M.Mauro) C’è da ripetersi, ma quella della Juventus contro l’Atalanta è stata un’altra prestazione incredibile.

Redazione

(repubblica.it - VISTI DALL'ALA M.Mauro) C'è da ripetersi, ma quella della Juventus contro l'Atalanta è stata un'altra prestazione incredibile. Corsa, tecnica, voglia di vincere, Buffon che si dimostra grandissimo anche sull'unico tiro che gli arriva: un mix di qualità che fa della Juve la padrona e la grande favorita del campionato. Puntare un euro su un'altra squadra a questo punto sembra proprio una follia: ha messo già troppi punti tra lei e le altre alla fine del girone d'andata. L'Atalanta è stata schiacciata subito e non ha avuto la possibilità di reagire, non per sua pochezza ma per la forza degli avversari. Che hanno ricevuto nuovo slancio dal ritorno di Conte: il tecnico ha risolto quei piccoli problemi di approccio e di intensità che ci sono stati in alcune partite, con lui in panchina la Juve è di nuovo la schiacciasassi dell'anno scorso.

La Roma si ferma e perde a Verona contro il Chievo nella nebbia, per un gol in sospetto fuorigioco, per un rigore non dato su Totti secondo me sacrosanto (anche se il fallo è goffo), e soprattutto per il fatto che un giocatore come De Rossi viene tenuto in panchina. Uno che è ritenuto tra i migliori centrocampisti del mondo, sui livelli di Xavi o Iniesta, non può essere considerato inferiore a Bradley o Tachtsidis. Zeman, ormai lo abbiamo capito, la pensa così, ma se chiunque altro volesse spiegare come è possibile, io sarei contento di capire. Si possono fare tante valutazioni: è chiaro che De Rossi può dare di più e che ha fatto degli errori, ma dispiace molto vedere un capitale così grande in panchina.

Prova così e così del Milan, che continua la sua rimonta e vince con il Pescara anche grazie a due autoreti clamorose, e dilagando solo nel finale, dopo che la squadra di Bergodi aveva sfiorato il pari. Il Milan di quest'anno - nonostante le strategie di comunicazione che Galliani sta facendo - è tutto tranne quello che è sempre stato, cioè la squadra fortissima e di riferimento per il calcio italiano.

Stramaccioni ha già fatto il massimo, riportando l'Inter al terzo posto tra le mille difficioltà creategli dalla società, che gli mette i bastoni tra le ruote con una gestione dei giocatori a dir poco discutibile. Perdere a Roma con la Lazio ci sta, quella di Petkovic è una squadra forte con un Klose straordinario, e l'Inter non ha demeritato, però è uscita sconfitta e ha perso terreno. Strama si sta districando alla grande tra mille difficoltà e ha tanti problemi da risolvere. Si è affidato ai consigli degli argentini: mi sembra chiaro che Milito, Zanetti e Cambiasso hanno la squadra in mano e il tecnico fa quello che può fare, ascoltando i consigli degli 'anziani'.