Il penultimo treno del Totti calciatore non ha fermate intermedie: la Roma che sarà – quella che per la prima volta da 25 anni farà a meno di Francesco – potrebbe dipendere da questa gita primaverile a Milano. Il Napoli s’è preso per una notte almeno il secondo posto, la Juve tra una settimana cercherà all’Olimpico i punti per prendersi il sesto scudetto di fila. A Spalletti allora non restano soluzioni di mezzo contro Montella.
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L’ultima di Totti a San Siro. Spalletti: “Non ritirate la 10”
Da lunedì ogni giorno è buono per incontrarsi con Baldissoni e Monchi e parlare delle mansioni del futuro incarico da dt, per poi decidere se accettarlo o meno
Lui sembra cupo, pare nervoso, dicono non resterà. Certo sa che serve altro per prendersi “l’altro” scudetto, quel secondo posto che «è come vincere il campionato perché la Juve ha dimostrato che non si può mettere mano al primo». Spalletti prova a convincersi che il terzo posto «non sarebbe un fallimento». Solo che il fantasma spaventa un po’ tutti, a Trigoria e pure a Boston: la prossima stagione porterà 4 italiane in Champions, con annessi ricavi. Insomma, sarà l’anno in cui probabilmente si decideranno gli equilibri futuri del calcio italiano e senza la certezza dei 50 milioni garantiti dalla Coppa, può diventare complicato costruire una squadra competitiva per bussare alla porta del paradiso, scrivono Pinci e Scacchi su "Repubblica". Anche per questo i big sono sul mercato: pure Nainggolan, per cui l’Inter ha pronti 38 milioni più bonus.
Questione dell’addio di Totti: da lunedì ogni giorno è buono per incontrarsi con Baldissoni e Monchi e parlare delle mansioni del futuro incarico da dt, per poi decidere se accettarlo o meno. Spallettichiede non ne ritirino la maglia cavalcando una polemica molto romana: "Si leverebbe il sogno al bambino che ambisce a indossarla. Mettiamo il ‘10’ su tutte le altre maglie, anzi". Oggi Totti la consegnerà per l’ultima volta agli applausi di San Siro.
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