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Lacrime e baci, la notte di De Rossi. E la Roma dovrà ripartire a luglio

LaPresse

Via il capitano la squadra giallorossa non sarà più la stessa, si avvia verso un’altra rivoluzione. Se ne va Ranieri per lasciare il posto con ogni probabilità a Gasperini

Redazione

Dopo 25 anni di Roma e 18 anni di serie A, Daniele De Rossi se ne è andato così, tra abbracci, applausi e sessantamila tifosi con le lacrime agli occhi, scrive Fabrizio Bocca  su La Repubblica.

La vittoria sul Parma vale appena il sesto posto e la qualificazione di Europa League per la Roma in campionato. Ma è stato anche un lungo tributo al suo capitano. Una lunga notte di abbracci: perfino l’arbitro Mazzoleni se lo è stretto forte al petto, mentre i romani Florenzi e Ranieri non lo lasciavano più. La Roma e i tifosi lo hanno salutato con commozione a fine partita. La foto di Bruno Conti, Daniele De Rossi e Francesco Totti - tutti e tre in lacrime - resterà decenni appesa nei bar, nei circoli, nelle bacheche degli uffici, appesa ai cruscotti delle auto.

Da oggi si cambia vita. Via De Rossi la Roma non sarà più la stessa, si avvia verso un’altra rivoluzione. È stata una notte di addii, se ne va Ranieri per lasciare il posto con ogni probabilità al Gian Piero Gasperini che con l’Atalanta gli ha soffiato il posto in Champions League. Via Dzeko, via Kolarov, probabilmente via anche Manolas. Basta bandiere, squadra più snella, una bella sforbiciata agli ingaggi. James Pallotta e l’azienda Roma sono stati irremovibili col capitano: il pubblico non ha capito e ha contestato duramente con cori e striscioni, senza però sovrastare la festa per De Rossi.