rassegna stampa roma

La schiena di Totti, il futuro di Spalletti. In mezzo c’è Pallotta

È evidente come tra tecnico e giocatore regni una tregua armata, una sorta di patto che si trascinerà fino al termine della stagione, quando il capitano potrebbe davvero annunciare il suo addio al calcio giocato

Redazione

A poche ore dal secondo round d’Europa League contro il Lione, dentro Trigoria nessuno ha voglia di tornare sulla questione Totti, già essendo il quartier generale romanista sommerso dalle polemiche innescate da Pallotta sabato scorso. L’arrivo di Pallotta – atteso nelle prossime ore nella capitale – è se possibile ancora più impellente, visto le urgenti situazioni da chiarire. Possibilmente non a mezzo stampa, ma con i diretti interessati. A mezzo stampa, in questo caso televisiva, si è consumato a Palermo, il siparietto tra Spalletti e Totti. Il tecnico ha chiesto al numero dieci se se la sentisse di fare l’ultimo quarto d’ora. Non se l’è sentita, Francesco, perché alle prese con un leggero mal di schiena. «È un tasto delicato» ha esordito a fine gara il mister toscano sull’argomento.

«Preferisco non dire niente altrimenti tutto viene usato contro di me, come nei processi – le parole di Luciano – secondo me quando si scaldava ha avvertito un problema alla schiena e Francesco ha preferito non entrare». Chi resta in silenzio è il numero dieci, che si trascina questo lieve fastidio alla parte bassa della schiena già da Lione, e ha quindi preferito non rischiare nulla per pochi minuti, sul 2-0 della Roma, scrive Francesca Ferrazza su "Repubblica". È evidente come tra tecnico e giocatore regni una tregua armata, una sorta di patto che si trascinerà fino al termine della stagione, quando Totti potrebbe davvero annunciare il suo addio al calcio giocato. Ed è qui che entra in ballo Pallotta, che dovrà risolvere di persona il tiro incrociato di veleni con Spalletti, definendo quale sarà il ruolo del capitano giallorosso in società. Intanto gli appelli sia del presidente sia dell’allenatore di riempire lo stadio giovedì, quando la squadra proverà a ribaltare la sconfitta per 4-2 dell’andata contro il Lione, sono al momento rimasti inevasi. Solamente 13mila i biglietti venduti, con la protesta della Sud che continuerà nonostante l’invocazione spallettiana al rientro.