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rassegna stampa roma

La Roma e l’imprevedibile -1 arrivato fuori tempo massimo

La sentenza di Spalletti: "Il campionato lo vince la Juve". Grazie ai 3 punti di ieri, il tecnico è più contento di quel vantaggio che è riuscito a conservare sul Napoli, che di quel -1 dai bianconeri

Redazione

"State tranquilli che il campionato lo vince la Juve, che se lo è meritato. E il merito è di Allegri, cui diciamo bravo". La sentenza di Luciano Spalletti. E senza alcuna polemica, ma con serenità. È scarico l’allenatore della Roma, dopo aver vinto in rimonta contro il Chievo, realisticamente più contento di quel vantaggio che è riuscito a conservare sul Napoli, che di quel -1 dalla Juve, scrive Fabrizio Bocca su "Repubblica". Distacco che serve solo a fare quattro chiacchiere per scherzare. Oggi lui e tutti i giocatori della Roma tiferanno, così quasi per divertimento, Crotone, ma tutti sanno che il secondo posto ora è meno a rischio e che la qualificazione diretta alla Champions League è qualcosa di molto più concreto. La partita vinta in casa al Bentegodi ha rischiato di trasformarsi nel classico psicodramma giallorosso già vissuto col Porto, col Lione, con la Lazio nel derby di Coppa Italia. Poteva diventare una partita maledetta perché i gol di Castro e Inglese non erano proprio previsti.

E se la Roma non si fosse svegliata con i gol dei due faraoni El Shaarawy e Salah sarebbero stati guai grossi. Spalletti è riuscito a riprendere la partita e alla fine, nel secondo tempo, anche a pilotarla abbastanza facilmente verso i tre punti. Ma ci sono stati momenti in cui l’allenatore che andava avanti e indietro sembrava chiedersi: "E ora che si fa?". Alla fine però la sferzata del Chievo ha costretto la Roma a tirar fuori ben cinque gol, che mai aveva segnato in questo campionato. El Shaarawy sembra un giocatore nuovo, ritrovato, sembra quello della prima stagione al Milan. E il terzetto con Salah e Dzeko è praticamente perfetto. Salah è arrivato a 15 gol in campionato, e in coppia con Dzeko (28) fanno addirittura 43 (57 in tutta la stagione). Numeri pesanti. Una piccola passerella per il quasi 41enne Totti, ormai agli ultimi momenti di calcio giocato. Tutto il pubblico lo ha applaudito. Mentre si scaldava ha incrociato il viso imberbe di Emanuel Vignato, veneto di Negrar, 16 anni, che avrebbe debuttato da lì a pochi istanti. "E tu chi sei?" gli ha detto a bruciapelo. "Oh, un bambino" si è poi rivolto a Nainggolan sorridendo. Il bambino ha 24 anni meno di lui e solo cinque più di suo figlio.